Daniel Keyes Fiori per Algernon

riporto 1 — 5 marzo 1965

Dottor Strauss dicce che devo scrivvere giù quello che penzo e tute le cose che mi succiederanno da ogi in poi. Non so perché ma dice che importante così vedranno se posono usarmi. Spero che mi usano. La signorina Kinnian dice che forse poi loro mi fanno diventare inteligiente. Io voglio diventare inteligiente. Mi chiamo Charlie Gordon e ciò trentasette anni. Adesso non so più niente da scrivere e così oggi finisco qui.


riporto 2 — 6 marzo

Oggi mi hanno fato un test. Penzo che ho sbagliato. E forse penzo che non posono più usarmi. È succieso che cera un giovanotto simpatico nela camera e aveva dei fogli bianchi e ci aveva rovesiato su tuto linchiostro. Lui m’a detto Charlie che cosa ci vedi su questo foglio. Io avevo fifa da morire anche se in tasca cera la zampa di coniglio che portafortuna perché quando ero bambino sbaliavo sempre i miei test a scuola e anche rovesiavo linchiostro.

Li ho detto che vedo una machia dinchiostro. Lui ha detto sì e io ero contento. Penzavo che non ciera altro ma quando mi alzo lui ha detto Charlie non abiamo finito ancora. Poi non ricordo tanto bene ma lui voleva che io ci dicevo che cosa ciera ne linchiostro. Io non ci vedevo gnente ne linchiostro ma lui ha detto che cerano figure e che li altri vedevano che cerano le figure. Io non vedevo nesuna figura. Da vero ciò provato di vederli. Perfino ò messo il foglio vicino e dopo lontano. Dopo ho deto che se metevo gli ochiali vedevo più bene al solito meto gli ochiali quando cè il cinema o la televisione ma ho deto che sono nelarmadio in coridoio. Li ho presi poi ho deto posso guardare quel folio unaltra volta scommeto cadesso vedo le figure.

Ciò provato tanto ma solo vedevo linchiostro. Ho detto che forze devo prendere gli ochiali nuovi. Lui scrive giu qualcosa su un folio e io ciò propio paura che ho sbaliato il test. Ho detto che era una gran bella machia dinchiostro con tuti quei puntini in giro. Lui era diventato triste e alora cera da vedere unaltra cosa. Ò detto che per piaccere mi fa provare ancora. Ci arrivo magari tra cincue minutti perché certe volte io vado piano. Vado piano per leggiere anche nella clase della signorina Kinnian per adulti ridardati ma ci provo proppio tanto.

Mi ha dato una possibilità con un altro folio che rierano due inchiostri rovesiati su uno rosso e uno blu.

Era tanto simpatico e parlava proppio adagio come fa la signorina Kinnian e mà spiegatto che era la prova di rorsa. Dice che la gente vede dele cose ne linchiostro. E io ci ho detto di farmi vedere dove. E lui ha detto penza. Ciò detto penzo che è una machia dinchiostro ma avevo sbaliato ancora. Dice che cosa ti riccorda… su prova a imaginartelo. Ho chiuso gli ochi ma tanto tanto per imaginarmelo. Li ho detto che imagino una stilocrafica con linchiostro che si rovesiava tutto sulla tovalia.

Penso che questo test con la prova di rorsa non mi e andato propio bene per niente.


riporto 3 — 7 marzo

Dottor Strauss e Dottor Nemur dicono non importa per le machie dinchiostro. Hanno detto che forze mi usano lo stesso. Ci ho detto che la signorina Kinnian non mi dava mai dei test così come questo solo devo silabare e leggiere. Loro dicono che la signorina Kinnian dice che io ero lalievo più bravo alla scuola serale degli adulti perché ce la metevo tuttta e volevo davero imparare. Loro hanno deto come mai che sei andato alla squola serale dei adulti tutto da solo Charlie. Come lai trovata. Io dico ò domandato a delle perzone e cualcuno mi ha detto dove dovevo andare per imparare a leggiere e a pronunciare bene. Hanno detto perché lo volevi fare. Ciò detto perché tutta la mia vita io volevo essere inteligiente e no scemo. Ma è tanto dificcile essere inteligiente. Hanno deto sai che probabilmente questo sarà solo temporario. Io ho deto sì. La signorina Kinnian me laveva deto. Non mimporta se fa male.

Dopo mi hano fatto degli altri test da roba da matti. La gentile signorina che me li ha dati diceva il loro nome e io ciò chiesto come si scrive così potevo meterlo giù nel mio raporto. TEST DI APPERCEZIONE TEMATICA. Non so le ultime due parole ma so cosa vol dire test. Devi passarlo altrimenti prendi brutti voti. Questo test sembrava faccile perché si vedeva le figure. Solo che stavolta lei non voleva che io ci dicevo le figure. Perciò mi sono confuso. Ha detto dimmi qualche storia sulla gente dele figure.

Io dico come faccio a dire dele storie su dela gente che non la conosco. Perché vuole che dico delle bugie. Non dico mai dele bugie perché ci sto sempre attento.

Mi ha detto che questo test e quello di rorsa erano per sapere della personalità. Ho riso da matti. Dico comè possibile che voi capite queste cose dalle machie dinchiostro e da fotografie. Si è rabbiata e ha messo via le sue figure. Pazienza tanto era una sciemenza. Credo che ò sbaliato anche questo test.

Dopo deli uomini con le camice bianche mi hanno portato in un altro posto e mi hanno dato un gioco da giocare. Era come una corza con un topo bianco. Lo chiamavano Algernon il topo. Algernon era in una scatola tutta piena di curve e ostacoli come tanti muri e mi hanno dato la matita e un folio con su delle righe e tanti quadratini. Da una parte cèra scritto VIA e dallaltra FINE. Hanno detto chera un compito e che Algernon e io avevamo lo steso labbi rinto da fare. Non capivo come potevamo fare lo steso labbi rinto se Algernon aveva una scatola e io un folio ma non ho deto gnente. E poi non ciera tempo perché era cominciata la gara.

Uno di quei tali ciaveva un orologgio e cercava di non farmelo vedere e così io cercavo di non guardare e diventavo nervoso.

Insomma quel test mi ha fato star più male di tuti li altri di prima perché lo hano fatto fare più di 10 volte e sempre coi labbi rinti tuti cambiati e Algernon vinceva sempre lui. Non sapevo mica che i topi erano così in gamba. Ma forse perché Algernon è un topo bianco. Forse i topi bianchi sono più inteligienti di queli altri.


riporto 4 — 8 marzo

Mi usano! sono tanto aggitato che quasi non posso scrivere. Dottor Nemur e Dottor Strauss prima ci hanno fato su una litigata. Dottor Nemur era dentro al suo ufficio quando mi ha portato Dottor Strauss. Dottor Nemur era procupato di usarmi ma Dottor Strauss li ha deto che mi ci aveva racomandato la signorina Kinnian che ero il melio di tutte le perzone che li ci dava lezioni. Mi va la signorina Kinnian perché è uninseniante molto brava. E mi dice Charlie avrai unaltra posibilità. Se fai il volontario per questo sperimento diventi inteligiente magari. Loro non sanno se sarà perminente ma provano forse va. Per questo ho deto sì anche se ciavevo paura perché lei diceva è uno perazione. Mi dice non aver paura Charlie hai fatto già tanto con tanto poco che meriti più deli altri.

E così ciavevo molta paura quando Dottor Nemur e Dottor Strauss si sono littigati. Dottor Strauss diceva che io ciò qualcosa che va molto bene. Che ciò un buon stimmolo. Non sapevo mai di averci una cosa così. Ero tutto orgolioso quando ha detto che non tuti che cianno il cuoziente di 68 hanno quela cosa lì. Non so io che cosè e dove lavrò presa ma lui dice che cielà anche Algernon. Lo stimmolo di Algernon è il formagio che ci mettono nella scatola. Ma non può essere quel formagio perché io non ho mai mangiato formagio sta settimana.

Poi lui ha detto una cosa a Dottor Nemur ma non lò capita e allora o scrito giù qualcosa mentre loro parlavano.

Ha detto a Dottor Nemur lo so che Charlie non è quello che lei voleva come primo campione della nuova raza di uomo superimeli*** (non sono riusito a capire questa parola.) Ma perlopiù tuti queli del suo basso livello ment** sono ost** e non vogliono coop** di solito sono sempre apa** e non facilmente stimo**. Lui è di buon caratere e interesato e vuole essere utile.

Dottor Nemur ha deto ricorda che sarà il primo esere umano che ci avrà triplicata linteligienza con i mezzi chirurgichi.

Dottor Strauss ha detto proprio così. Guardi come à imparato bene a legiere e scrivere per la sua basa età mentale è un lavoro grande come se fose che lei e io impariamo la teoria della **tività daistain senzaiuto. La cosa dimostra la concent** delo stimmolo. Nele proporzioni è un risult** grandioso io dico di usare Charlie.

Non avevo capito tute le parole e però mi pareva che Dottor Strauss era dela mia parte e laltro no.

Poi Dottor Nemur faceva sì con la testa dice bene forse hai raggione. Useremo Charlie. Quando lui ha deto così mi sono aggitato tanto di gioia che sono saltato su e ciò dato la mano stretta perché era tanto buono. Ciò detto grazie dottore non si pentirà che mi ha dato unaltra posibilità. E in effeti era vero, come li ho detto. Dopo loperazione farò tutto per esere inteligiente. Farò proprio di tuto.


riporto 5 — 10 marzo

Ciò una paura. Tante infermiere e queli che mi hanno dato i test sono venuti a portarmi i dolci e adire buona fortuna. Io spero che ho fortuna. Ho preso con me il piede di conilio e il soldino portafortuna. Solo che un gatto nero mi ha traversato la strada quando venivo al lospedale. Dottor Strauss ha detto Charlie non essere supertizioso qua ciè la scienza. Tutticasi mi tengo il piede di coniglio.

Ho chiesto a Dottor Strauss se batterò Algernon nella gara dopo loperazione. E lui ha detto che forse sì. Se loperazione va bene ce la facio vedere io a quel topo che posso essere inteligiente come lui. Forse di più di lui. Poi posso anche legiere meglio e scrivere bene le parole e sapere un muchio di cose essere come lialtri. Io voglio essere inteligiente come lialtri. Se va permanente loro fanno tutti inteligienti in tutto il mondo.

Non ciò avuto niente questa mattina da mangiare. Io non credevo che centra il mangiare con linteligienza. Ho una fame da matti e Dottor Nemur ha portato via la scatola di dolci. Questo Dottor Nemur è un bel noioso. Dottor Strauss dice che me la daranno indietro dopo loperazione. Non devo mangiare prima delloperazione.


rapporto 6 — 15 marzo

Loperazione non mà fato male. Lui la fatta quando dormivo. Mianno tirato via le bende dala testa oggi così posso scrivere il mio RAPPORTO. Dottor Nemur che aveva visto queli di prima dice che scrivevo RAPPORTO sbaliato. Mi ha fato vedere come si scrive e adesso devo cercare di ricordare.

Ciò una memoria terribile per scrivere le parole. Dottor Strauss dice che va bene scrivere tuttociò che mi acade ma che devo dire più quello che sento e quello che penso. Quando ci dico non so come fare per penzare lui ha detto provaci. Sempre mentre ciavevo le bende suli occhi cercavo di penzare. Non mi acadeva niente. Non so che cosa devo penzare. Forse se gli chiedo lui mi dice come devo penzare adesso che sembra ci devo avere linteligienza. A che cosa penzano le persone inteligienti. Io credo cose strane. Già mi piacerebbe sapere qualcosa strana anche a me.


rapporto 7 — 19 marzo

Non succiede niente. Ho fatto un mucchio di test e ogni genere di gare con Algernon. Lo odio quel topo. Mi batte sempre. Il dottor Strauss dice che devo propio farli questi giochi. E tra un pò devo fare ancora quei test. Quele macchie d’inchiostro sono stupide e anche stupide quelle figure. Mi va di disegnare la figura di un uomo o di una donna ma non sono capace di dire bugie sulle persone.

Ciò mal di testa a forza di cercare di pensare così tanto. Credevo che il dottor Strauss era un amico ma non mi aiuta. Non mi dice cosa devo pensare o quando divento intelligiente. La signorina Kinnian non è venuta a trovarmi. Io dico che questi rapporti sono una scemata.


rapporto 8 — 23 marzo

Torno a lavorare alla fabbrica. Loro hanno detto che è meglio che vado ancora ai lavoro ma non dire a nessuno per cosera questa operazione e poi devo venire allo spedale dopo la fabbrica tutte le sere e stare unora. Mi pagano dei soldi tutti i mesi perché imparo a essere intelligiente.

Mi va che torno a lavorare perché mi manca il mio lavoro e tutti gli amici e come ci divertiamo lì.

Il dottor Strauss dice che vado ancora avanti a scrivere cose ma non propio tutti giorni solo quando ci penso a qualche cosa o che succede qualche novità. Dice che non devo abbattermi perché ci vuole tempo e succede pian piano. Dice che ci è voluto tempo e tanto prima che Algernon diventava 3 volte più intelligiente di prima. Ecco perché Algernon mi batte sempre perché cianno fatto loperazione anche a lui. E così sono più tranquillo. Probabile che potrò fare quell’abirinto più svelto di un topo normale. Chissà un giorno se lo batto. Che bello! Finora sembra che Algernon rimane intelligiente permanentemente.


25 marzo (Non cè più bisogno che scrivo Rapporto qui sopra solamente quando lo do al dottor Nemur una volta la settimana. Cè bisogno di mettere solamente la data. Risparmio il tempo.)

Ci siamo divertiti un sacco oggi in fabrica. Joe Carp dice ehi guardate dove cia avuto loperazione. Charlie che cosa tianno fatto Charlie tianno messo un po di cervello. A momenti lo diceva ma ho ricordato come il dottor Strauss dice che no. Allora Frank Reilly ha detto che cosai fatto diavolo diun Charlie hai lasciato la chiave a casa e hai picchiato la testa nella porta per aprire. Mi ha fatto ridere. Sono propio amici e gli sono simpatico.

Uno dice ogni tanto ehi guardate Joe o Frank o George che ti fa il Charlie Gordon. Non so per quale raggione dicono così ma loro ridono sempre. Stamatina Amos Borg che è il capomasto da Donnegan dice il mio nome quando sgridava Ernie il fattorino. Ernie aveva perso un pacco e lui dice Ernie che ti venga un colpo macché ti metti a fare il Charlie Gordon. Non capisco perché dice così.


28 marzo Stasera è venuto nella mia stanza il dottor Strauss per vedere come mai non sono andato da lui, che dovevo andare. Ciò detto che non mi va più di fare le gare con Algernon. Lui ha detto che non devo farle più per un pò ma di andare ugualmente. Ciaveva un regalino per me. Io credevo chera una piccola televisione ma non era. Lui ha detto che bisogna che io lapro quando vado a dormire. Io dico ma scherziamo perché devo aprire questa cosa quando vado a dormire. Chi ha mai sentito una roba così. Ma lui dice se voglio diventare intelligiente di fare come dice lui. Io dico che non credo che divento mai intelligiente e lui allora mi mette la mano su una spalla e dice Charlie tu ancora non sai ma stai diventando intelligiente un po’ di più ogni giorno. Per un pò di tempo non te ne accorgerai. Ma io credo che era gentile solo per tirarmi su che non sembro più intelligiente di prima.

Oh già quasi dimentico. Gli ho chiesto quando tornavo a scuola con la signorina Kinnian. Lui dice che non vado più. Dice che presto viene la signorina Kinnian allo spedale per cominciare a farmi imparare una cosa tutta speciale.


29 marzo Quella maledetta televisione mà tenuto su tutta la notte. Come faccio a dormire con una roba che urla cose da matti tutta la notte nel mio orecchio. E quelle figure da matti. Aia! Non capisco quello che dice quando sono sveglio e così come posso capire quando dormo.

Il dottor Strauss dice che è tutto a posto. Dice che il mio cervello impara quando dormo e che mi serve per quando la signorina Kinnian comincia le mie lezioni allo spedale (solo ho scoperto che non è uno spedale ma un labotorio). Secondo me è roba da matti. Se uno può diventare intelligiente quando dorme perché la gente vanno a scuola. Non credo a questa faccenda che funziona. Una volta stavo sempre a guardare la televisione fino allultimo propio e mica diventavo intelligiente ugualmente. Forse che uno deve dormire mentre che guarda.


rapporto 9 3 aprile

Il dottor Strauss mi ha fatto vedere come devo tenere la televisione bassa e così adesso posso dormire. Non sento un bel niente. E ancora non capisco che cosa dicie. Molte volte al mattino la metto di nuovo per capire cosa è che imparo mentre dormo e non capisco lo stesso. La signorina Kinnian dice Forse è unaltra lingua. Ma quasi tutte le volte suona americano. Parla più alla svelta anche della signorina Gold che era la mia insegnante della prima.

Ho detto al dottor Strauss cosa mi serve se divento intelligiente nel sonno. Io voglio essere intelligiente quando che sono sveglio. Lui dice è la stessa cosa e che ciò due cervelli. Ce il subconscio e il conscio (a questo modo va scritto). E uno non dice mai a laltro cosa fa. Non parlano mai insieme. Ecco perché io faccio sogni. E ragazzi che sogni da matti faccio. Fiuuuu! È da quando ciò la televisione di notte.

Ho dimenticato di chiedergli se ero solo io o forse anche tutti lialtri hanno quei due cervelli.

(Adesso ho cercato nel dizionario che mia dato il dottor Strauss. La parola è subconscio, agg. proprio di processi della mente ancora assenti nella coscienza; ad es. conflitto subconscio di desideri.) Ci sono anche altre parole ma ancora non capisco. Questo dizionario non va propio bene per uno stupido come me.

In ogni caso il male alla testa ce lò da dopo la festa. I miei amici della fabbrica Joe Carp e Frank Reilly mi hanno invitato dandare con loro al bar di Muggsy a bere un bicchiere. A me non mi piace bere ma loro dicevano che ci divertivamo un sacco. Mi sono divertito bastanza.

Joe Carp diceva che devo mostrare alle ragazze il modo che scopo i gabinetti alla fabrica e mi à portato uno spazzolone. Ciò fatto vedere e tutti ridevano quando ciò raccontato che il signor Donnegan dice che sono il custode più in gamba che cià mai avuto perché mi piace il lavoro e lo faccio bene e mai perdo un giorno solo che per loperazione.

Ho detto che la signorina Kinnian diceva sempre Charlie vai orgoglioso del tuo lavoro perché lo fai bene.

Tutti ridevano e ci siamo divertiti da matti e mi hanno dato tanto da bere e Joe dice Charlie è una cannonata quando è sbronzo. Non so che cosa vuole dire ma a tutti gli sono simpatico io e ci divertiamo. Non vedo lora di diventare intelligiente come i miei amici piu buoni Joe Carp e Frank Reilly.

Non ricordo che modo la festa sarà finita ma credo che ero uscito per comperare un giornale e il caffè per Joe e per Frank e quando che sono tornato lì non cerano più nessuno. Li cerco dapertutto fino a tardi. Dopo non ricordo più tanto ma penso che mi è venuto sonno o che stavo male. Un polizioto gentile mi à portato a casa. È così che dice la signora Flynn la padrona di casa dove sto.

Ma che mal di testa e ciò un bozzo grosso grosso in testa. Penso che sarò magari caduto ma Joe Carp dice forse è stato il poliziotto che loro picchiano gli ubriachi qualche volta. Non ci credo mica. La signorina Kinnian dice che i poliziotti sono per aiutare la giente. Bé, ogni caso mi fa male la testa e da pertutto. Non credo mica che bevo unaltra volta.


6 aprile Ho battuto Algernon! Nemeno la sapevo che lo battuto fino che me la detto quello che mi fa sempre i test si chiama Burt. Poi la seconda volta ho perso perché mi sono aggitato tanto che cadevo dalla sedia prima che finiva. Ma dopo lò battuto ancora 8 volte. Si vede che divento intelligiente se mi è riuscito battere un topo intelligiente come Algernon. Ma non sento che sono più intelligiente.

Volevo ancora fare le gare con Algernon ma Burt dice che basta così per un giorno. Me lanno lasciato tenere per un momento. Non fa schifo. E molle come il cotone. Sbatte gli occhi e quando li apre sono neri e rosa intorno.

Ho detto posso dargli da mangiare io perché mi fa dispiacere che lò battuto e volevo essere gentile e diventare amici. Burt ha detto no Algernon è un topo specialissimo e cià loperazione come la mia e chera il primo di tutti gli animali che resta intelligiente tanto tempo. Mi ha detto Algernon è tanto intelligiente che tutti i giorni ci danno un test che lui deve risolvere sennò non ci danno da mangiare. E una cosa come una porta ché chiusa ogni volta diversa quando Algernon entra per mangiare così lui deve imparare qualcosa sempre nuovo per prendere il suo mangiare. Mi dispiaceva perché se non riesce imparare allora ci resta la fame.

Non è giusto penso che ti fanno passare un test per potere mangiare. Non credo che il dottor Nemur ci piace se deve passare un test ogni volta che vuole mangiare. Credo che divento amico di Algernon.


9 aprile Dopo il lavoro stasera la signorina Kinnian era al laboratorio. Sembrava che era contenta di vedermi ma ciaveva paura. Gli ho detto non deve aver paura Signorina Kinnian non sono ancora intelligiente e lei rideva. Mi à detto ho fiducia in te Charlie per come ti sei tanto sforzato di leggere e scrivere meglio di tutti gli altri. Alla peggio lavrai per un pò e fai tanto per la scenzia.

Leggiamo un libro così difficile. Si chiama Robinson Crusoe e dice di un tipo che finisce naufrago su nisola deserta. Lui è intelligiente e inventa un sacco di roba così che si fa una casa e anche da mangiare é nuota bene da matti. Solo mi dispiace perché sta tutto solo e non à amici. Ma credo che ci si trova unaltro su lisola perché su una figura cè lui con il suo ombrello buffo e guarda i segni dei piedi. Io proprio lo spero che trova un amico e non sta solo.


10 aprile La signorina Kinnian mi fa imparare a scrivere le parole più bene. Dice guarda una parola e chiudi li occhi e poi devi dirla tante tante volte che poi tela ricordi. Mi fa tanta fatica con li accenti e tutte quelle cose doppie e che se si leggie lo spedale devo scrivere l’ospedale. E se si leggie cià dato devo scrivere ci ha dato. Così scrivevo prima che divento intelligiente. Non capisco bene ma la signorina Kinnian dice che ne lortografia non ci è da spiegare niente.


14 aprile Finito Robinson Crusoe. Volevo sapere che cosa ancora accade a questa persona ma la signorina Kinnian dice chè tutto qui. Perché.


15 aprile La signorina Kinnian dice che imparo alla svelta. Ha letto qualcuno dei rapporti e mi ha guardato un pò strano. Dice che sono una persona a posto e che gli farò vedere a tutti. Ho chiesto perché. Ha detto non importa ma non devo essere infelice se capisco che non sono tutti carini come io credevo. Ha detto per una persona che dio ti ha dato tanto poco hai fatto più di un mucchio di gente con il cervello che non lo doperano mai. Ha detto che tutti i miei amici sono persone intelligienti ma sono buoni. Ci tengono a me e mai mianno fatto qualcosa che non era carino. Allora lei cè venuto qualcosa nell’occhio e così è corsa alla toalet.


16 aprile Oggi, ho imparato, la virgola, questa è una virgola (,) un punto, con una coda, la signorina Kinnian, dice chè importante, perché, fa scrivere, meglio, ha detto, qualcuno, può anche perdere, un sacco di soldi, se una virgola, non è, nel suo, posto giusto, io non ciò, soldi, e non capisco, perché una virgola, timpedisce, che tu li perdi.


17 aprile Ho doperato le virgole tutte sbagliate. Si dice punteggiatura. La signorina Kinnian mià detto di cercare le parole lunghe nel dizionario per imparare come le scrivo. Ho detto che differenza fa tanto puoi leggerle gualmente. Lei ha detto che fa parte de leducazione e così da desso in poi guardo le parole che non sono sicuro come le scrivo. Ci vuole un sacco di tempo per scrivere in questo modo ma io basta che guardo una volta sola e dopo ricordo bene.

Bisogna che le mescolo tutte, mià fatto? vedere’ come, mescolarle! (e adesso: posso! mescolare gualmente’ tutta la punteggiatura, quando che, io! scrivo? Ci sono, un sacco! di regole’? damparare: ma mi entrano nella testa poco a poco.

Una cosa che mi piace, della, Cara signorina Kinnian: (così si scrive nelle lettere commerciali se chissà mai vado in commercio) lei sempre mi dice’ una ragione” quando… chiedo. È propio un ge’nio! Mi piace se magari diven’to intelligiente come, lei:

(La punteggiatura, è: un bel divertimento!)


18 aprile Che stupido sono! Non ho neanche capito che cosa diceva lei. Ieri sera ho letto il libro di grammatica e spiega ogni cosa. Dopo ho visto ch’era lo stesso come cercava di dirmi la signorina Kinnian, ma io non avevo capito.

La signorina Kinnian dice che si tratta anche de laiuto che ma dato la TV che lavorava quando io dormo. Ha detto che lei e io siamo arrivati al platò che sarebbe una collina tutta piatta.

Dopo che ho capito come va questa punteggiatura, ho letto ancora tutti i miei vecchi Rapporti dal principio. Mamma mia! scrivevo cose da matti e che punteggiatura! Ho detto alla signorina Kinnian che dovevo guardare di nuovo le pagine e sistemare gli sbagli ma lei ha detto: — No, Charlie, il dottor Nemur li vuole come li hai fatti allora. Per questa ragione te li ha lasciati dopo che sono stati fotografati, perché tu vedevi che progressi fai. Vai molto svelto, Charlie.

Questo mi ha dato una bella soddisfazione. Dopo la lezione sono andato giù e ho giocato con Algernon. Non facciamo più le gare.


20 aprile Mi sento male dentro. Non male come se mi deve vedere il dottore ma dentro il petto sento vuoto come prendere un pugno e lo stesso tempo senti bruciare. Non volevo scrivere questa cosa, ma credo che devo farlo perché è importante. Oggi è stata per la prima volta che sono rimasto a casa da lavorare.

Ieri sera Joe Carp e Frank Reilly mi hanno invitato a una festa. Ci erano un sacco di ragazze e qualche uomo della fabbrica. Io ricordavo com’ero stato male quella volta che avevo bevuto troppo e così ho detto a Joe che non volevo bere niente. Mi ha dato una coca semplice e basta. Ci siamo divertiti un sacco per un pò, Joe ha detto che devo ballare con Ellen che così lei minsegnava i passi. Un pò di volte sono caduto e non capivo la ragione che nessuno ballava salvo Ellen e me. E cadevo di continuo perché cera sempre il piede di qualcuno che veniva fuori.

Dopo quando mi sono tirato su ho visto la faccia di Joe che mi guardava e ho avuto una strana cosa nello stomaco. — È formidabile! — ha detto una ragazza. E tutti giù a ridere.

— Guardatelo, diventa rosso. Charlie diventa rosso.

— Ehi, Ellen, che gli fai a Charlie? Non lò mai visto far così finora.

Non sapevo che cosa fare o dove girarmi. Tutti mi guardavano e ridevano e io mi pareva di essere tutto nudo. Volevo nascondermi. Ho corso fuori e ho vomitato. Poi sono andato a casa. Strano che non capivo finora che Joe e Frank e gli altri mi volevano sempre attorno per ridere di me.

Adesso so che cosa vuole dire quando loro dicono: «Fai il Charlie Gordon!».

Mi vergogno.


rapporto 11

21 aprile Nemmeno oggi sono andato alla fabbrica. Ho detto alla mia padrona signora Flynn che telefona al signor Donnegan e ci deve dire che sto male. La signora Flynn ultimamente mi guarda un po’ strano, come se le metto addosso paura.

Io penso che è una cosa buona che ho scoperto che tutti mi ridono dietro. Ho pensato proprio tanto a questo. La ragione è che sono stupido e nemmeno lo so che faccio una cosa stupida. Gli altri pensano che fa ridere quando una persona che è stupida non riesce a fare le cose nel modo che la fanno loro.

In ogni caso, adesso so che divento intelligente giorno in giorno. So la punteggiatura e scrivo le parole bene. Mi piace di cercare tutte le parole difficili sul dizionario e me le ricordo. Adesso leggo moltissime cose e la signorina Kinnian dice che leggo molto svelto. Qualche volta capisco anche quello che leggo e mi resta nel cervello. Ci sono delle volte che chiudo gli occhi e penso a una pagina e mi torna indietro tutta come nei film.

Oltre la storia, la geografia e l’aritmetica, la signorina Kinnian dice che devo cominciare a studiare le lingue straniere. Il dottor Strauss mi ha dato ancora dei nastri per far andare quando dormo. Ancora non capisco come lavora quel cervello conscio e subconscio ma il dottor Strauss dice che non devo preoccuparmi ancora. Ha voluto che gli prometto che quando comincio a imparare le materie dell’università non leggo nessuno dei libri di psicologia, cioè fino a che lui non dà il permesso.

Oggi sto molto meglio, ma penso che sono ancora un pò rabbioso che sempre la gente rideva e mi prendeva in giro perché io non ero tanto intelligente. Quando divento intelligente come dice il dottor Strauss con tre volte tanto Q.I. di 68, allora forse che posso essere ugualmente a pari con gli altri e a la gente gli sarò simpatico.

Non so bene che cosa è un Q.I. Il dottor Nemur ha detto che è una cosa che misura quanto sei intelligente, come la bilancia nella drogheria per pesare le libbre. Ma il dottor Strauss ci ha litigato tanto con lui e diceva che un Q.I. non pesa proprio l’intelligenza. Ha detto che un Q.I. fa vedere quanta intelligenza puoi ottenere, come i numeri scritti sulla parte fuori delle tazze per misurare le dosi. Ma c’è sempre da riempire la tazza di roba.

Poi quando ho chiesto a Burt, che è quello che mi da i test e lavora con Algernon, lui ha detto che tutti due non dicono giusto (solo che ho promesso che non dico a loro due che lui me lo ha detto). Burt dice che il Q.I. misura un sacco di cose differenti anche cose che hai già imparato e che in verità non serve proprio.

E così io ancora non lo so che cosa è il Q.I., solo che il mio sarà presto sopra i 200. Io non ho voluto dire niente ma non capisco come mai se loro non sanno che cosa è o dove è… non capisco come mai loro sanno quanto ce ne hai.

Il dottor Nemur dice che domani devo fare un Test Rorshach. Mi chiedo che cosa è.


22 aprile Ho scoperto che cosa è il Rorshach. È il test che avevo fatto prima dell’operazione… quello con le macchie d’inchiostro sui pezzi di cartone.

Avevo una fifa da morire di quelle macchie d’inchiostro. Sapevo che il tipo mi domandava di cercare le figure e sapevo che io non potevo trovarle. Pensavo da solo se non c’era il modo di sapere che genere di figure c’erano nascoste là sotto. Forse non erano poi neanche figure. Forse era solo un trucco per vedere se sono tanto stupido da cercare di trovare qualche cosa che non era lì. Solo a pensare così mi è venuta una rabbia con lui.

— Bene, Charlie — ha detto. — Hai già visto questa roba in precedenza, ti ricordi?

— Certo che mi ricordo.

Il modo come l’ho detto lui ha capito che ero arrabbiato e mi è sembrato sorpreso. — Sì, certo. Adesso voglio che guardi questo. Che cosa potrebbe essere? Che cosa vedi su questo cartone? La gente ci vede ogni sorta di cose in queste macchie d’inchiostro. Dimmi che cosa può essere, secondo te. A che cosa ti fa pensare.

Ero allibito. Non pensavo che lui diceva una cosa come quella. — Vuoi dire che non ci sono nascoste delle figure in queste macchie d’inchiostro?

Lui ha fatto la faccia scura e si è cavato gli occhiali. — Come?

— Delle figure. Nascoste nelle macchie d’inchiostro. L’altra volta mi hai detto che le vedono tutti e volevi che anche io le cercavo.

Mi ha spiegato che l’altra volta aveva usato quasi le stesse parole che usava adesso. Non lo credevo e ancora adesso sospetto che allora aveva fatto appositamente di portarmi fuori strada solo per divertirsi. O forse… non capisco più niente… ero proprio così debole di cervello?

Abbiamo passato i cartoni lentamente. Uno sembrava una coppia di pipistrelli che tiravano non so cosa. Un altro sembrava due uomini che si battevano con le spade. Ho immaginato tantissime cose. Credo che mi sono lasciato trascinare un po’. Ma non mi fidavo di questo tipo e continuavo a voltare i cartoni a guardare anche di dietro per vedere se c’era una qualche cosa che credevano che dovevo trovare. Mentre che lui scriveva le sue note, io ci andavo dietro con la coda dell’occhio per leggere. Ma era tutto in codice, una cosa così:


WF + A DdF — Ad orig. WF — A
SY + ogg.

Questo test non lo capisco proprio. Mi sembra che tutti ci possono inventare su delle bugie per dire delle cose che non vedono veramente. Forse lo capisco quando il dottor Strauss mi permette di leggere roba sulla psicologia.


25 aprile Ho immaginato un nuovo sistema di mettere in fila le macchine alla fabbrica e il signor Donnegan dice che così risparmia diecimila dollari all’anno tra la manodopera e l’aumento della produzione. Mi ha dato un premio di 25 dollari.

Volevo portare a colazione Joe Carp e Frank Reilly per far festa ma Joe ha detto che deve comperare della roba per sua moglie e Frank ha detto che deve vedersi con suo cugino per andare a mangiare. Credo che gli ci vorrà un po’ di tempo perché si abituino ai cambiamenti che ho fatto. Tutti sembra che abbiano paura di me. Quando mi sono avvicinato a Amos Borg e gli ho dato un colpetto sulla spalla è saltato per aria. Le persone non mi parlano più tanto insieme e non scherzano come usavano fare prima. Così il lavoro diventa un po’ solitario.


27 aprile Oggi mi son fatto coraggio e ho chiesto alla signorina Kinnian se viene a cena con me domani sera per festeggiare il mio premio.

Da prima lei non era certa se andava bene ma io ho chiesto al dottor Strauss e lui ha detto che andava bene. Il dottor Strauss e il dottor Nemur non mi sembra che vanno molto d’accordo. Litigano sempre. Questa sera li ho sentiti litigare. Il dottor Nemur diceva che era il suo esperimento e la sua ricerca, e il dottor Strauss gridava che anche lui aveva dato lo stesso contributo, perché mi aveva trovato attraverso la signorina Kinnian e aveva fatto l’operazione. Il dottor Strauss diceva che un giorno migliaia di neurochirurghi potranno usare la sua tecnica in tutto il mondo.

Il dottor Nemur voleva pubblicare i risultati dell’esperimento alla fine di questo mese. Il dottor Strauss voleva aspettare un pò per essere sicuro. Il dottor Strauss ha detto che il dottor Nemur era più interessato alla cattedra di psicologia a Princeton di quanto non era all’esperimento. Il dottor Nemur ha detto che il dottor Strauss era solo un opportunista che voleva arrivare alla gloria attaccato all’orlo della sua giacca.

Quando sono andato via tremavo. Non sono certo del perché ma era come vedere per la prima volta quei due uomini chiaramente. Ricordo che una volta avevo sentito dire da Burt che il dottor Nemur aveva una moglie che era un drago che lo spingeva sempre a far pubblicare le cose per diventare famoso. Burt ha detto che quella aveva solo un sogno nella vita, di avere un marito pezzo grosso.


28 aprile Non capisco come non avevo mai visto quanto è davvero bella la signorina Kinnian. Ha gli occhi color marrone e i capelli soffici e chiari che scendono sul collo. Ha solo trentaquattro anni! Credo che al principio la vedessi come un genio irraggiungibile… e davvero vecchissima. Adesso, ogni volta che la vedo diventa più giovane e più deliziosa.

Siamo andati a cena e abbiamo parlato molto. Quando mi ha detto che io andavo avanti tanto in fretta che presto me la lasciavo dietro ho riso.

— È vero, Charlie. Già adesso leggi molto meglio di me. Riesci a leggere tutta una pagina con un’occhiata soltanto mentre io assimilo solo qualche riga per volta. E poi ricordi ogni cosa che leggi. Io sono fortunata se riesco a ricordare le idee più importanti e il significato generale.

— Non mi sento intelligente. Ci sono tante cose che non capisco.

Ha preso una sigaretta e io gliel’ho accesa. — Devi avere un po’ di pazienza. In giorni e in settimane tu stai accumulando quello che la gente normale fa durante una vita. È questo lo straordinario. Adesso tu sei come un’enorme spugna, che assorbe le cose. I fatti, le cifre, le nozioni generali. E presto comincerai anche a collegarli. Capirai come sono collegati i diversi rami del sapere. Ci sono molti livelli, Charlie, come gradini di una gigantesca scala che ti portano sempre più in alto per mostrarti il mondo sempre più grande che ti circonda.

“Io riesco a vederne solo un pezzetto, Charlie, e non salirò più in alto di come sto adesso, ma tu continuerai a salire e vedrai sempre più cose e ogni gradino ti aprirà mondi nuovi che tu non pensavi neppure che esistessero. — Si è oscurata in volto. — Spero… spero solo che Dio…”

— Cosa?

— Non ci badare, Charlie. Spero solo di non aver sbagliato quando ti ho consigliato di accettare questa cosa all’inizio.

Ho riso. — E come potrebbe essere? Ha funzionato, no? persino Algernon continua a rimanere intelligente.

Siamo rimasti in silenzio per un bel po’ e io sapevo che cosa pensava lei mentre mi osservava giocare con la catenina della mia zampa di coniglio e delle chiavi. Io non volevo pensare a quella possibilità, così come le persone anziane non vogliono pensare alla morte. Sapevo che questo era solo il principio. Sapevo che cosa voleva dire dei livelli perché qualcuno lo avevo già superato. Il pensiero che me la lasciavo dietro mi ha fatto sentire triste.

Sono innamorato della signorina Kinnian.


rapporto 12

30 aprile Ho lasciato il mio lavoro con la Compagnia Contenitori di Plastica Donnegan. Il signor Donnegan ha insistito perché era meglio per tutti se io andavo via. Che cosa gli ho fatto che mi odiano in questo modo?

La prima volta che l’ho saputo è stato quando il signor Donnegan mi ha fatto vedere la petizione. Ottocento nomi, tutti della fabbrica, salvo Fanny Cirden. Guardando in fretta l’elenco ho visto che il suo nome era il solo che mancava. Tutti gli altri chiedevano che io andassi via.

Joe Carp e Frank Reilly non hanno voluto dirmi niente. Nessuno voleva dirmi niente, salvo Fanny. Lei era una delle poche persone che ho conosciuto che si fissano su qualcosa e ci credono senza badare a quello che tutti gli altri dimostrano, dicono o fanno… e Fanny credeva che non dovevano licenziarmi. Era stata contraria alla petizione per principio e malgrado le pressioni e le minacce non aveva ceduto.

— Questo non vuole dire — ha osservato — che io non penso che c’è qualche cosa di molto strano in te, Charlie; questi cambiamenti. Non so: prima eri una brava persona normale, uno di cui ci si poteva fidare… forse non troppo sveglio ma onesto. Chissà che cosa hai combinato per diventare intelligente di colpo. Come dicono un po’ tutti qui attorno, Charlie, questa non è una cosa giusta.

— Ma come puoi parlare così, Fanny? Che male c’è se una persona diventa intelligente e gli va di conoscere e di capire il mondo che ha attorno?

Ha abbassato gli occhi sul suo lavoro e io mi sono voltato per andar via. Senza guardarmi ha detto: — È stato peccato quando Eva ha dato retta al serpente e ha mangiato dall’albero della conoscenza. È stato peccato quando si è accorta di essere nuda. Se non era per questo, nessuno di noi adesso diventava vecchio e malato e moriva.

Nuovamente provo quel senso di vergogna che mi brucia dentro. Questa intelligenza ha messo un ostacolo tra me e tutte le persone che una volta conoscevo e amavo. Prima ridevano di me e mi disprezzavano per la mia ignoranza e la mia stupidità. Adesso mi odiano per la mia conoscenza e la mia comprensione delle cose. In nome di Dio che vogliono da me?

Mi hanno mandato via dalla fabbrica. Adesso sono più solo che mai.


15 maggio Il dottor Strauss è arrabbiatissimo con me perché non scrivo più rapporti da due settimane. Ha ragione perché adesso il laboratorio mi paga uno stipendio regolare. Gli ho detto che ero troppo occupato a pensare e a leggere. Quando gli ho fatto capire che scrivere è per me un procedimento così lento che mi fa diventare nervoso con la mia brutta calligrafia, mi ha proposto di imparare a battere a macchina. Ora è molto più facile scrivere perché riesco a dattilografare settantacinque parole al minuto. Il dottor Strauss continua a ricordarmi che devo parlare e scrivere semplicemente perché la gente possa capirmi.

Cercherò di riassumere tutte le cose che mi sono accadute nel corso delle ultime due settimane. Algernon e io siamo stati presentati alla Associazione Psicologica Americana che si era unita in congresso con la Associazione Psicologica Mondiale. Abbiamo fatto sensazione. Il dottor Nemur e il dottor Strauss erano orgogliosi di noi.

Sospetto che il dottor Nemur che ha sessant’anni, ne ha dieci più del dottor Strauss, senta bisogno di vedere i risultati tangìbili del suo lavoro. Certo questo è il risultato delle pressioni della signora Nemur.

Contrariamente alle mie prime impressioni, mi rendo conto ora che il dottor Nemur non è affatto un genio. Ha un ottimo cervello, ma si tormenta perché dubita di se stesso. Vuole che gli altri lo ritengano un genio. Quindi è molto importante per lui che il suo lavoro venga riconosciuto dal mondo intero. Credo che la fretta del dottor Nemur sia determinata dal timore che qualcun altro possa fare una scoperta in questo stesso campo e portargli via gli onori.

Il dottor Strauss potrebbe invece essere considerato un genio sebbene, a mio parere, le sue conoscenze abbiano molte lacune. È stato educato secondo il criterio della singola e ristretta specializzazione, gli altri settori della cultura sono stati trascurati più del dovuto… persino per un neurochirurgo.

Sono rimasto stupefatto nel sentire che le sole lingue arcaiche a lui note sono il latino, il greco e l’ebraico e che non sa quasi nulla in campo matematico che vada oltre il livello più elementare del calcolo delle variazioni. Quando me lo ha confessato mi sono quasi arrabbiato. Era come se avesse nascosto questa parte di se stesso per ingannarmi, fingendo (come fa molta gente, ho scoperto) di essere ciò che non è. Nessuno, tra le persone che conosco, è quello che appare esteriormente.

Il dottor Nemur sembra a disagio quando ci sono io. A volte, quando tento di parlargli, si limita a fissarmi in modo strano e se ne va. Mi sono arrabbiato dapprima, quando il dottor Strauss mi ha detto che suscitavo un complesso d’inferiorità nel dottor Nemur. Pensavo che si prendesse gioco di me e io sono ipersensibile alla presa in giro.

Come potevo pensare che un famoso psicosperimentalista come Nemur non conoscesse l’indostano e il cinese? È inammissibile, se si pensa al lavoro oggi svolto in India e in Cina nel suo campo di studi.

Ho chiesto al dottor Strauss come può Nemur confutare l’attacco critico di Rahajamati al suo metodo se non è nemmeno in grado di leggerlo. L’espressione strana nel volto di Strauss può significare solo una di queste due cose: o non vuol parlare a Nemur di quello che si dice in India oppure, e questo mi preoccupa, non lo sa nemmeno il dottor Strauss. Devo badare a scrivere con chiarezza e semplicità per fare in modo che la gente non rida di me.


18 maggio Sono molto turbato. Ieri sera ho visto la signorina Kinnian per la prima volta dopo più di una settimana. Ho fatto in modo di evitare qualsiasi discussione a carattere intellettuale e di tenere la conversazione a un livello semplice e normale, ma lei si è limitata a fissarmi con gli occhi spalancati e mi ha chiesto che cosa volessi dire parlando dell’equivalente di variazione matematica nel Quinto Concerto di Dorbermann.

Quando ho tentato di spiegarglielo mi ha interrotto e si è messa a ridere. Lì per lì mi sono arrabbiato, ma temo di sbagliare livello quando tento di comunicare con lei. Qualunque argomento cerchi di discutere con lei, è impossibile comunicare. Devo rileggere le equazioni di Vrostadt in Livelli di Progressione Semantica. Mi rendo conto che ho difficoltà sempre maggiori a entrare in contatto con gli altri. Grazie a Dio, ho i libri e la musica e le cose a cui pensare. Sono quasi sempre solo e raramente parlo con qualcuno.


20 maggio Non avrei badato al nuovo sguattero, un ragazzo sui sedici anni, della trattoria sull’angolo dove ceno la sera se non fosse successo l’incidente dei piatti rotti.

Sono finiti per terra con un gran fragore e tutti i frammenti di porcellana volavano sotto i tavolini. Il ragazzo è rimasto immobile, spaventato e inebetito con il vassoio tra le mani. I lazzi dei clienti (“Addio al primo salario!”… “Buon pro ti faccia!”… e “Be’, è rimasto qui per poco…” che invariabilmente commentano la rottura di un piatto o di un bicchiere in un luogo pubblico) sembravano stordirlo.

Quando il proprietario venne a vedere cos’era tutto quel baccano, il ragazzo si strinse nelle spalle come se aspettasse una battuta. — Su, su, cretino! — urlò il proprietario. — Non startene lì come un fesso. Prendi una scopa e fai sparire quei cocci! Una scopa… una scopa, stupido! È in cucina!

Il ragazzo capì che non sarebbe stato punito. L’espressione di paura scomparve e, quando tornò con la scopa per pulire il pavimento, sorrideva. Alcuni dei clienti più chiassosi continuarono a far commenti divertendosi a sue spese.

— Ehi, figliolo, qui da questa parte ce n’è un altro bel pezzetto… alle tue spalle.

— Non è poi così stupido. È più facile romperli che lavarli!

Mentre il suo sguardo vacuo si spostava sul gruppo dei clienti divertiti, si rese lentamente conto dei loro sorrisi e finalmente accennò a sua volta a un sorriso timido per la spiritosaggine che aveva appena sentita ma che ovviamente non capiva.

Mi sentii nauseato mentre fissavo quel sorriso idiota, inespressivo, gli occhi grandi e accesi di un bambino incerto ma ansioso di compiacere agli adulti. Ridevano di lui perché era un ritardato mentale.

E anch’io avevo riso di lui.

Di colpo ebbi un impeto di collera contro me stesso e contro quelli che lo beffeggiavano. Scattai dalla sedia e gridai: — Piantatela! Lasciatelo in pace! Non è colpa sua se non capisce! Non può farci niente se è così! Ma è sempre un essere umano!

La stanza di colpo fu immersa nel silenzio. Imprecai dentro di me perché avevo perso il controllo. Cercavo di non guardare il ragazzo mentre me ne andavo via senza aver toccato cibo. Provavo vergogna per entrambi.

È strano come persone sensibili e corrette, che non penserebbero mai di approfittare di un uomo senza braccia o senza occhi, non esitino minimamente a trattare male una persona che non ha il dono dell’intelligenza. Mi mandava su tutte le furie l’idea che anch’io, fino a poco tempo prima, avevo fatto stupidamente il pagliaccio per gli altri.

E me ne ero quasi scordato.

Avevo celato a me stesso l’immagine del vecchio Charlie Gordon perché, adesso che sono intelligente, non volevo più avere dentro di me la consapevolezza di quel passato. Ma oggi, guardando quel ragazzo, per la prima volta ho capito che cosa sono stato anch’io. Ero proprio come lui!

Solo poco tempo fa ho scoperto che la gente rideva di me. Adesso capisco che involontariamente mi univo a loro per ridere di me stesso. Questo fa più male di tutto.

Spesso ho riletto i miei rapporti e ho osservato l’ignoranza, l’infantilità, la minuscola intelligenza che da una stanza buia, attraverso il buco della serratura, scrutava verso la luce accecante dell’esterno. Mi rendo conto che perfino nella mia stupidità sapevo di essere inferiore e sapevo che gli altri avevano qualcosa che a me mancava… qualcosa che a me era negato. Nella cecità della mia mente pensavo che si trattasse di qualcosa collegato alla capacità di leggere e scrivere ed ero certo che se avessi potuto impadronirmi di questi mezzi avrei automaticamente ottenuto anche l’intelligenza.

Anche un essere deficiente vuol stare alla pari con gli altri esseri umani.

Un bambino può non sapere come nutrirsi, o che cosa mangiare, eppure conosce la fame.

Ecco, dunque, che cosa ero. Non l’avevo capito. Nonostante le doti di consapevolezza intellettuale che ora possiedo, non l’avevo veramente capito.

Questa è stata una buona giornata per me. Avendo visto il passato più chiaramente, ho deciso di sfruttare la mia conoscenza e le mie capacità per lavorare nel campo dello sviluppo dei livelli d’intelligenza umana. Chi più adatto di me per un lavoro del genere? Chi altri ha mai vissuto in entrambi questi mondi? Questa è la mia gente. Voglio usare quel che mi hanno donato per aiutarli.

Domani discuterò con il dottor Strauss come io possa lavorare in questo campo. Potrei aiutarlo a risolvere i problemi che riguardano l’uso estensivo della tecnica sperimentata su di me: in proposito ho qualche idea piuttosto buona.

Moltissime cose si possono fare con questa tecnica. Se sono riusciti a fare di me un genio, che dire delle altre migliaia di persone come me? Quali fantastici livelli si potrebbero raggiungere mediante l’applicazione di questa tecnica su persone affatto normali? Sui genii?

Vi sono tante porte da aprire. Sono impaziente di cominciare.


rapporto 13 — 23 maggio

È accaduto oggi. Algernon mi ha morso. Ero andato a trovarlo in laboratorio, come faccio spesso, e quando l’ho tolto dalla gabbia mi ha affondato i denti nella mano. L’ho rimesso dentro e l’ho osservato per un po’. Era insolitamente nervoso e cattivo.


24 maggio Burt, che si occupa degli animali per gli esperimenti, mi dice che Algernon sta cambiando. Collabora meno, rifiuta di percorrere il labirinto; lo stimolo generale è diminuito. E non mangia. Sono tutti preoccupatissimi per quello che potrebbe significare.


25 maggio Algernon viene nutrito artificialmente, perché ora si rifiuta di fare il test della porta chiusa. Tutti m’identificano con Algernon. In certo modo, siamo entrambi i primi della nostra specie. Tutti fingono di credere che il comportamento di Algernon non sia necessariamente significativo per quanto riguarda me. Ma è difficile nascondere il fatto che alcuni degli altri animali usati per questo esperimento si comportano in modo strano.

Il dottor Strauss e il dottor Nemur mi hanno pregato di non andare più in laboratorio. So quello che pensano, ma non posso accettare. Proseguirò con i miei progetti per portare avanti le loro ricerche. Con tutto il dovuto rispetto a questi due eminenti scienziati, mi rendo perfettamente conto dei loro limiti. Sevi è una risposta, dovrò scoprirla da solo. All’improvviso, il tempo è diventato un elemento importantissimo per me.


29 maggio Mi hanno dato un laboratorio tutto per me e il permesso di continuare le ricerche. Sono sulla buona strada. Lavoro giorno e notte. Ho fatto portare una branda in laboratorio. Quasi tutto il tempo che mi resta a disposizione per scrivere è dedicato agli appunti che tengo in una cartelletta separata, ma ogni tanto sento il bisogno di annotare i miei stati d’animo e i miei pensieri, per pura abitudine.

Trovo che il calcolo dell’intelligenza è uno studio affascinante. È il campo di applicazione più consono per le conoscenze che ho acquisito.


31 maggio Il dottor Strauss pensa che io lavori troppo. Il dottor Nemur dice che tento di incamerare un’intera vita di ricerche e di pensiero in poche settimane. So che dovrei riposare, ma sento dentro di me un impulso, una spinta che non mi consente di fermarmi. Devo scoprire la ragione per cui Algernon ha fatto questo brusco regresso. Devo sapere se e quando accadrà anche a me.


Giugno

LETTERA AL DOTTOR STRAUSS (copia)


Caro dottor Strauss,

Le invio a parte una copia della mia relazione dal titolo «L’effetto Algernon-Gordon: Studio sulla struttura e sul funzionamento dell’intelligenza sviluppata», che sarei lieto di veder pubblicata.

Come vede, i miei esperimenti sono giunti al termine. Ho incluso nella mia relazione tutte le mie formule e in appendice anche le analisi matematiche. Queste ovviamente dovranno essere controllate.

Considerata l’importanza del problema per lei quanto per il dottor Nemur (e, inutile dirlo, per me stesso) ho controllato e ricontrollato i miei risultati dozzine di volte, nella speranza di trovare qualche errore. Sono spiacente di dover dire che i risultati sono irrefutabili. Tuttavia, per amore della scienza, sono felice del piccolo contributo che posso così fornire per la conoscenza del funzionamento del cervello umano e delle leggi che regolano lo sviluppo artificiale dell’intelligenza umana.

Ricordo quanto lei mi disse una volta, e cioè che l’insuccesso di un esperimento o l’invalidamento di una teoria sono, per il progresso del sapere, altrettanto importanti quanto il pieno successo. Adesso so che lei aveva ragione. Mi spiace, tuttavia, che il mio contributo in questo campo debba basarsi sulle ceneri del lavoro di due persone che tengo in altissima considerazione.

Cordialmente,

Charles Gordon


5 giugno Non devo lasciarmi soffocare dall’emotività. I fatti e i risultati dei miei esperimenti sono chiari e gli aspetti più sensazionali della mia rapida ascesa non possono oscurare il fatto che la triplicazione dell’intelligenza, ottenuta mediante la tecnica chirurgica elaborata dal dottor Strauss e dal dottor Nemur si deve considerare priva, o quasi, di qualsiasi applicabilità pratica (almeno per il momento) in vista dello sviluppo dell’intelligenza umana.

Riguardando i dati e le osservazioni su Algernon mi rendo conto che, sebbene esso si trovi ancora nello stadio dell’infanzia fisica, ha regredito dal punto di vista mentale. L’attività motoria è diminuita; si riscontra una riduzione generale dell’attività ghiandolare e una perdita accelerata di coordinazione.

Sono anche manifesti i sintomi di una forte amnesia progressiva.

Come si potrà riscontrare nella mia relazione, queste e altre sindromi di scadimento fisico sono prevedibili, con risultati significativi, mediante l’applicazione della mia formula.

Lo stimolo chirurgico al quale siamo stati sottoposti entrambi ha provocato l’intensificazione e l’accelerazione di tutti i processi mentali. Lo sviluppo inatteso, che mi sono preso la libertà di definire (Effetto Algernon-Gordon, è la conseguenza logica di tutta questa accelerazione d’intelligenza. L’ipotesi da me esposta si può descrivere semplicemente in questi termini: l’intelligenza sviluppata artificialmente si deteriora a un ritmo che è direttamente proporzionale alla quantità dello sviluppo.

Questo costituisce, secondo me, un’importante scoperta.

Fintanto che sarò in grado di scrivere, continuerò a registrare i miei pensieri in questi rapporti. È uno dei miei pochi piaceri. Tuttavia, da tutti i sintomi, ritengo che il mio scadimento mentale sarà assai rapido.

Ho già cominciato a osservare segni di instabilità emotiva e smemoratezza, i primi sintomi del declino.


10 giugno Il processo di scadimento si aggrava. Sono diventato distratto. Algernon è morto due giorni fa. L’autopsia ha dimostrato l’esattezza delle mie previsioni. Il suo cervello era calato di peso e si poteva notare un livellamento generale delle circonvoluzioni cerebrali nonché un approfondimento e un allargamento delle commessure.

Penso che la stessa cosa accadrà presto anche a me. Ora che la cosa è sicura, non voglio che accada.

Ho messo il cadavere di Algernon in una scatola da formaggio e l’ho seppellito in cortile. Ho pianto.


15 giugno Il dottor Strauss è tornato a trovarmi. Non ho voluto aprirgli la porta e gli ho detto di andarsene. Voglio essere lasciato solo. Sono nervoso e irritabile. Sento che l’oscurità avanza verso di me. Mi riesce difficile respingere il pensiero del suicidio. Continuo a ripetermi quanto questo diario sarà importante.

È una strana sensazione quella di prendere un libro che si è gustato pochi mesi prima e scoprire che lo si è scordato del tutto. Ricordo quanto avevo ammirato la grandezza di John Milton ma, allorché ho ripreso il Paradiso Perduto, non sono riuscito a capirci niente. Mi sono talmente arrabbiato che ho fatto volare il libro per la stanza.

Devo a tutti i costi cercare di trattenere qualcosa. Qualcuna almeno delle cose che ho imparato. Oh, Dio, ti supplico, non portarmi via tutto.


19 giugno A volte, la sera esco a far due passi. Ieri sera non riuscivo più a ricordare dove stavo di casa. Un poliziotto mi ha riaccompagnato. Ho la strana sensazione che questo mi sia già successo… molto tempo fa. Continuo a ripetermi che sono l’unica persona al mondo in grado di descrivere ciò che mi sta accadendo.


21 giugno Perché non riesco a ricordare? Devo combattere. Sto a letto da giorni ormai e non so chi sono e neppure dove sono. Poi mi torna tutto alla mente come un lampo. Fughe di amnesia. Sintomi di senilità… seconda infanzia. Li vedo avvicinarsi. È tutto di una logica così crudele. Ho imparato tanto e così in fretta. Adesso il mio cervello va rapidamente peggiorando. Non voglio che accada. Combatterò. Non posso fare a meno di pensare al ragazzo del ristorante, alla sua espressione vacua, al suo sorriso sciocco, alla gente che rideva di lui. No… prego… non più così.


22 giugno Scordo le cose che avevo apprese di recente. A quanto pare lo schema segue la formula classica: le cose apprese per ultimo sono le prime a essere dimenticate. Ma è davvero così? Farò bene a ricontrollare.

Ho riletto la mia relazione L’Effetto Algernon-Gordon e ne ho avuto la strana sensazione di leggere qualcosa scritto da un altro. Ci sono parti che neppure capisco.

L’attività motoria va indebolendosi. Continuo a inciampare dappertutto e mi riesce sempre più difficile battere a macchina.


23 giugno Ho rinunciato a servirmi della macchina per scrivere. La mia coordinazione va male. Sento che mi muovo sempre più lentamente. Oggi ho avuto una scossa tremenda. Ho preso una copia di un articolo di cui mi sono servito per le mie ricerche, Über psychische Ganzheit di Krüger, per vedere se mi poteva servire a capire quello che avevo fatto. Da principio ho pensato che mi si fosse guastata la vista. Poi mi sono reso conto che non riesco più a leggere il tedesco. Ho fatto qualche prova con altre lingue. Tutte andate.


30 giugno Tutta una settimana prima che mi arrischiassi di nuovo a scrivere. Tutto scivola via come sabbia tra le dita. Quasi tutti i libri in mio possesso ormai sono troppo difficili per me. Mi fanno arrabbiare perché so che li ho letti e capiti soltanto poche settimane fa.

Continuo a dirmi che non devo smettere di scrivere questi rapporti, affinché qualcuno sappia che cosa mi sta accadendo. Ma mi riesce sempre più difficile formare le parole e ricordare come scriverle. Devo cercare sul dizionario anche le parole più semplici, adesso, e questo mi irrita.

Il dottor Strauss viene quasi tutti i giorni ma gli ho detto che non voglio vedere e parlare con nessuno. Lui si sente in colpa. Tutti si sentono in colpa. Ma io non do colpa a nessuno. Sapevo che cosa poteva succedere. Ma quanto fa male.


7 luglio Non so com’è passata questa settimana. Oggi è domenica, lo so perché vedo le persone che vanno in chiesa dalla mia finestra. Credo di essere rimasto a letto tutta la settimana ma ricordo che la signora Flynn mi ha portato da mangiare alcune volte. Continuo a ripetermi che devo fare qualcosa ma poi me ne dimentico o forse è più facile non fare quello che dico di dover fare.

Penso molto in questi giorni a mio padre e a mia madre. Ho trovato una fotografia di loro con me sulla spiaggia. Mio padre ha un pallone sotto il braccio e mia madre mi tiene per la mano. Non li ricordo così come sono sulla foto. Ricordo solo mio padre sempre ubriaco e in lite con mamma per il denaro.

Non si radeva quasi mai e mi graffiava la faccia quando mi abbracciava. Mia madre diceva che era morto ma il cugino Miltie diceva di aver sentito suo padre dire che il mio era scappato con un’altra donna. Quando ho chiesto a mia madre mi ha dato uno schiaffo e mi ha detto che mio padre era morto. Non credo di aver mai scoperto la verità ma non me ne importa molto. (Diceva che mi avrebbe portato a vedere le vacche in una fattoria ma non l’ha mai fatto. Non manteneva mai le promesse…)


10 luglio La mia padrona di casa, signora Flynn, è molto preoccupata per me. Dice che il fatto di starmene così chiuso in casa tutto il santo giorno sul letto senza fare niente le fa venire in mente suo figlio prima che lei lo buttasse fuori. Mi ha detto che non le piacciono i fanulloni. Se sono malato va bene, ma se sono un fanullone allora è diverso e non le va giù. Le ho detto che credo di essere malato.

Ho cercato di leggere un po’ ogni giorno, sopratutto racconti, ma qualche volta devo rileggere la stessa frase un mucchio di volte perché non so cosa vuol dire. E poi è anche difficile scrivere. So che dovrei cercare tutte le parole sul dizionario ma è così difficile e io mi stanco sempre.

Poi mi è venuta l’idea di usare solo le parole facili invece di quelle lunghe e difficili. Questo fa risparmiare tempo. Vado a mettere dei fiori sulla tomba di Algernon una volta la settimana, circa. La signora Flynn pensa che sono matto a mettere i fiori sulla tomba dun topo ma io gli ho detto che Algernon era speciale.


14 luglio È ancora domenica. Non ho niente da fare per tenermi occupato perché il mio televisore si è rotto e non ho più soldi per farlo aggiustare. (Credo di avere perso l’assegno di questo mese del laboratorio. Non ricordo).

Ho continuo mal di testa e l’asperina non mi fa niente. La signora Flynn capisce che sono realmente ammalato e le dispiace tanto per me. È una donna meravigliosa quando qualcuno è malato.


22 luglio La signora Flynn ha fatto venire uno strano dottore a visitarmi. Aveva paura che morivo. Ha detto al dottore che non ero tanto malato e che solo qualche volta mi scordo. Mi ha chiesto se ho amici o parenti e ho detto no non ne ho. Gli ho detto che una volta avevo un amico che si chiamava Algernon ma era un topo e facevamo le gare insieme. Mi ha guardato un po’ strano come se pensava che sono pazzo. Ha sorriso quando gli ho detto che sono stato un genio. Parlava come un bambino e faceva l’occhiolino alla signora Flynn. Mi è venuta la rabbia e lò sbattuto fuori perché mi prendeva in giro come facevano prima gli altri.


24 luglio Non ho più soldi e la signora Flynn dice che devo andare da qualche parte a lavorare e pagare l’affitto perché non lò pagato da due mesi. Non conosco nessun lavoro solo il lavoro che avevo alla Compagnia Contenitori Donnegan. Non ci voglio tornare perché tutti mi conoscevano quando ero intelligente e magari adesso mi ci ridono dietro. Ma non so cosaltro fare per fare soldi.


25 luglio Guardavo un pò dei miei rapporti vecchi e mi fa ridere ma non posso leggere quello chò scritto. Capisco qualche parola ma non hanno senso.

La signorina Kinnian è venuta alla porta ma le ho detto vada via non voglio vederla. Ha pianto e anchio ho pianto ma non lò voluta far entrare perché non voglio che ride di me. Ci ho detto che non gli voglio più bene. Ci ho detto che non volevo più essere intelligente. Non è vero. Sono ancora namorato di lei e voglio ancora essere intelligente ma ho dovuto dirgli che se nandava via. Ha dato soldi alla signora Flynn per pagare laffitto. Non voglio. Devo trovare lavoro.

Per piacere… per piacere, non voglio dimenticare come si scrive e si leggie…


27 luglio Il signor Donnegan è stato molto buono quando sono andato e gli ho chiesto il mio vecchio lavoro di custode. Prima era tutto sospettoso ma ho detto cosa mi era accaduto e allora è sembrato molto triste e mi ha messo la mano sulla spalla e ha detto Charlie Gordon hai del fegato.

Tutti mi guardavano quando sono andato da basso e ho cominciato a lavorare ai gabinetti a scoparli come facevo prima. Mi ho detto Charlie se ti prendono in giro non ti arabbiare perché ricordi non sono tanto intelligienti come tu credevi una volta che lo erano. E poi una volta erano tuoi amici e se ridevano di te non vuole dire niente perché gli stavi simpatico.

Uno degli uomini nuovi che sono venuti qui a lavorare dopo che io ero andato via ha detto una cosa cattiva ha detto ei Charlie so che tu sei un tipo molto intelligiente un vero e proprio prodigio. Dimmi una cosa intelligiente. Sono rimasto male ma è arrivato Joe Carp e là chiappato per il colletto e gli ha detto lascialo stare lurido cretino o ti rompo il collo. Non credevo che Joe prendeva le mie parti così penso che è proprio mio amico davvero.

Poi è venuto Frank Reilly e ha detto Charlie se cualcuno ti dà noia o cerca di profittarsi chiama me o Joe e lo sistemiamo noi. Ho detto grazie Frank e mi è venuto il groppo in gola e così ho dovuto girarmi e andare al ripostiglio così lui non mi vede piangere. È bello avere amici.


29 luglio Ho fatto una stupidata oggi ho dimenticato che non ero più nella classe della signorina Kinnian al centro per gli adulti. Sono entrato e mi sono messo al mio vecchio banco in fondo alla stanza e lei mi ha guardato strano e mi ha detto Charles. Non maricordo che mi ha mai chiamato così prima solo Charlie e allora ho detto salve signorina Kinnian. Sono pronto per la mia lezione oggi solo ho perso il libro che usavamo laltra volta. Ha cominciato a piangere è corza fori dela classe e tutti mi guardavano e io ò visto che non erano la stessa giente che cierano nella mia classe.

Poi tutto dicolpo mi sono aricordato delle cose dello operazione e che sono diventato inteligiente e ho detto mamma mia hai proprio fatto il Charlie Gordon stavolta. Sono venuto via prima che lei torna nella stanza.

Questa è la raggione che vado via da New York per sempre. Non volio fare unaltra cosa come quella. Non volio che la signorina Kinnian si dispiace per me. Tutti si dispiaciono alla fabbrica e nemmeno questo lo voglio così vado via da qualche parte dove non lo sa nessuno che Charlie Gordon era un genio una volta e adesso non può neanche leggiere un libro o scrivvere bene.

Mi porto via un paio di libri e anche se non so leggerli farò tanti esercizzi e forse non dimentico tutto quello cheò imparato. Se ce la metto propio tuta farze divento un po’ più inteligiente di comero prima dello perazione. Ho ancora il mio piede di coniglio e il mio soldino portafortuna e forze mi aiutano.

Se leggi mai questo signorina Kinnian non deve provare dispiacere per me sono contento di avere una seconda posibilità di diventare inteligiente perché ho imparato un sacco di cose che non sapevo manco che cerano a questo mondo e sono veramente grato che lò viste tute perun pochino. Non so perché adesso sono ancora stupido o che cosò fatto di sbaliato forse perché non celo messa tuta. Ma se provo e faccio di tuto forze divento un popiù inteligiente e so che cosa dicono tutte le parole. Ricordo un po’ comero felice con il libro azzurro che ciaveva la fodera rotta quando lò letto. Ecco perciò cerco di diventare inteligiente così posso provare la stessa cosa. E bello sapere le cose e essere inteligiente. Vorrei avercelo subito se ce lavevo adesso sedevo a leggere tutto il giorno. Ognimodo scometto che sono la prima persona al mondo che a scoperto qualcosa importante per la scenza. Ricordo cheò fatto qualcosa ma non so cosa. E allora credo che ho fatto una cosa per tutti gli stupidi come me.

Arrivederci signorina Kinnian e dottor Strauss e tutti quanti? E P.S. prego dite al dottor Nemur di non essere tanto rabioso quando la giente ci ride dietro e allora sì che può avere tanti amichi. È facile avere gli amichi se lasci che la gente ti ride dietro. Io ciavrò un sacco di amichi dove vado adesso.

P.P.S. Peffavore se avete la possibilità di mettere qualche fiore sula tomba di Algerno nel cortile di dietro…

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