IL CONTE DI CARMAGNOLA
SCENA V
IL CONTE
Eccolo il dì ch’io bramai tanto. — Il giorno
ch’ei non mi volle udir, che invan pregai,
che ogni adito era chiuso, e che deriso,
solo, io partiva, e non sapea per dove,
oggi con gioia io lo rammento alfine. 285
Ti pentirai, dicea, mi rivedrai,
ma condottier de’ tuoi nemici, ingrato!
Io lo dicea; ma allor pareva un sogno,
un sogno della rabbia; ed ora è vero.
Gli sono a fronte: ecco mi balza il core: 290
io sento il dì della battaglia... E s’io...
No: la vittoria è mia.