Epilogo

Era una giornata fredda e piovosa, simile a quelle con cui ebbe inizio questa storia, quando lessi lo stupefacente racconto di McNeil sulla Nuvola nera. Passai la sera davanti al caminetto, nel mio appartamento del Queen’s College. Quando ebbi finito, e tristemente, perchè McNeil era scomparso da pochi giorni, aprii il pacchetto. C’era dentro una scatola di metallo che conteneva un rotolo di carta ingiallita dal tempo. Sulla carta diecimila e più forellini, del tipo di quelli che si adoperavano un tempo nei vecchi apparecchi di lettura fotoelettrici. Era la cifra. Avrei potuto gettarla nel fuoco, e in un attimo sarebbe finita ogni speranza di comunicare ancora con la Nuvola.

Ma non lo feci. Anzi, ho fatto un migliaio di copie di quella cifra. Non so se mandarle in giro per il mondo, sì che prima o poi, in qualche parte della Terra, qualcuno riesca a parlare ancora con la Nuvola. Vogliamo restare grandi uomini in un mondo piccolo o diventare invece piccoli uomini in un mondo più vasto? Questa è la tragedia con cui termina il mio racconto.

J. B.

17 gennaio 2021


Testo elettronico realizzato da Claudio Paganelli.

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