Ringraziamenti


A mio marito e ai miei figli, con tanto amore, per la comprensione infinita e la capacità di sopportare i sacrifici che la mia professione impone loro. Se non altro non sono l’unica a beneficiarne: scommetto che molti ristoranti qui in zona sono lieti che io non cucini più.


A mia madre, la mia migliore amica, che mi ha ascoltato fino allo sfinimento nei momenti più duri. Grazie anche per avermi concesso di ereditare un briciolo della tua intelligenza e creatività fuori dal comune.


Grazie ai miei fratelli Emily, Heidi, Paul, Seth e Jacob, che mi hanno concesso di usare i loro nomi. Spero di non avervi costretti a fare niente che voi stessi non avreste fatto.


Un ringraziamento speciale a mio fratello Paul per le lezioni di guida in moto. Ci sai davvero fare, come istruttore.


Non so come ringraziare mio fratello Seth, per le idee geniali e l’impegno profuso nella creazione del mio sito ufficiale. Gli sono molto grata anche per la dedizione con cui svolge il ruolo di webmaster. L’assegno è pronto, ragazzo. E stavolta dico sul serio.


Un altro grazie a mio fratello Jacob, per la sua costante supervisione delle mie scelte automobilistiche.


Un enorme grazie alla mia agente Jodi Reamer, che guida e assiste la mia carriera. E che sopporta le mie follie con un sorriso anche quando so che gradirebbe colpirmi con una delle sue mosse ninja.


Tanto affetto, baci e gratitudine alla mia addetta stampa, la splendida Elizabeth Eulberg, per aver trasformato la routine delle tournée di presentazione in un pigiama party, per aver aiutato e assecondato le mie sortite nel cyberspazio, per aver convinto gli snob dell’EEC (Elizabeth Eulberg Club) ad accettarmi nel loro circolo esclusivo e—ah sì, certo—per avermi aiutato a entrare nella classifica dei libri più venduti del «New York Times».


Ringraziamenti a non finire a tutto lo staff Little, Brown and Company, per il supporto e la fiducia nella potenzialità delle mie storie.


Infine, un ringraziamento a tutti i musicisti talentuosi che mi ispirano, in particolare ai Muse: in questo libro ci sono emozioni, scene e sequenze nate dalle loro canzoni, e che senza il loro genio non sarebbero esistite. Grazie anche a Linkin Park, Travis, Elbow, Coldplay, Marjorie Fair, My Chemical Romance, Brand New, Strokes, Armor for Sleep, Arcade Fire e Fray, che sono stati tutti fondamentali nel superare i momenti di crisi da pagina bianca.

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