è un libro così affascinante che il dottor Jespersen Joyce Bathymens, psicolinguista dell’Ufficio Federale della Riconfigurazione e Intercomunicabilità di Gruppo, si rammarica di doverne interrompere la lettura. Ma il dovere lo chiama.
— Un radicchio non è necessariamente rosso — detta al registratore. — I Giovani Radicchi hanno chiamato così il loro gruppo perché il radicchio deriva da una radice, da cui radicale. Inoltre, c’è un gioco di parole su radici e su radere, e forse anche su racchio, termine che è usato a Beverly Hills anche per indicare una persona ripugnante, sregolata e socialmente inaccettabile.
“Tuttavia i Giovani Radicchi non appartengono a quella che io chiamerei la Sinistra; rappresentano l’attuale risentimento contro la vita in generale e non si fanno fautori di alcuna politica radicale di ricostruzione. Inveiscono contro la situazione presente, come scimmie su un albero, ma le loro critiche non sono mai costruttive. Vogliono distruggere ma non si preoccupano di che cosa fare dopo la distruzione.
“Insomma, essi rappresentano la protesta del cittadino medio, da cui differiscono perché la loro è più articolata. Vi sono migliaia di analoghi gruppi a Los Angeles, e probabilmente milioni in tutto il mondo. Da bambini hanno avuto un’esistenza normale. Anzi, sono nati e cresciuti nello stesso gruppo abitativo, e questa è una delle ragioni per cui sono stati scelti per il presente studio. Quale fenomeno ha prodotto dieci individui così creativi, nati tutti nelle sette case dell’Area 69-14, più o meno tutti nello stesso periodo, praticamente allevati tutti insieme, poiché venivano messi insieme nel recinto giochi in cima al piedistallo del gruppo di case, mentre una madre faceva a turno la bambinaia e le altre facevano quel che avevano da fare, il che… dov’ero arrivato?
“Oh, sì, hanno avuto una vita normale, hanno frequentato la stessa scuola, si sono divertiti insieme, hanno goduto dei soliti giochi sessuali tra giovani, sono entrati nelle bande giovanili e si sono impegnati in una guerra abbastanza violenta con la banda di Westwood e altre. Tutti erano caratterizzati, tuttavia, da un’intensa curiosità intellettuale e tutti si sono dedicati alle arti creative.
“È stato suggerito, e potrebbe essere vero, che il misterioso Raleigh Rinascimento sia il padre di tutti e dieci. È possibile, ma non si può provarlo. Raleigh abitava a quel tempo in casa della signora Winnegan, ma sembra che fosse eccezionalmente attivo in tutto il gruppo di case, anzi, in tutta Beverly Hills. Da dove venisse quell’uomo, chi fosse, e dove sia andato, è ancora ignoto, nonostante le ricerche da parte di numerosi enti. Non aveva carta d’identità, né altri documenti di riconoscimento, tuttavia per molto tempo nessuno gli diede fastidio. Sembra che tenesse in pugno il capo della polizia locale e forse anche una parte degli agenti federali installati a Beverly Hills.
“Abitò per due anni con la signora Winnegan, poi sparì. Corre voce che avesse lasciato Los Angeles per unirsi a una tribù di neoamerindi bianchi, chiamati talvolta indiani seminali.
“Comunque, torniamo ai Giovani Radicchi. Si ribellano all’immagine paterna di Zio Sam, che amano e odiano nel contempo. La parola zio, uncle, naturalmente viene collegata dal loro inconscio a unco, una parola scozzese che significa strano, bizzarro, il che indica che i loro padri erano per loro estranei. Tutti provengono da famiglie in cui il padre era assente o debole, un fenomeno purtroppo comune nella nostra cultura.
“Io non ho mai conosciuto mio padre… Tooney, cancella, questo non c’entra. Unco significa anche notizia o annuncio, il che indica che questi poveri giovani attendono ansiosamente notizie del ritorno dei loro padri e forse sperano segretamente nella riconciliazione con lo Zio Sam, cioè con i loro padri.
“Zio Sam. Sam è l’abbreviazione di Samuel, dall’ebraico Shemut’el, che significa nome di Dio. Tutti i Radicchi sono atei, sebbene alcuni, in particolare Omar Runic e Chibiabos Winnegan, abbiano ricevuto da bambini un’educazione religiosa (rispettivamente panamorita e cattolica romana).
“La ribellione del giovane Winnegan contro Dio e contro la chiesa cattolica fu indubbiamente rafforzata dal fatto che sua madre gli impose dei cataplasmi quando lui soffriva di raffreddore cronico. Probabilmente, egli si irritò di dover studiare il catechismo quando avrebbe preferito giocare. C’è inoltre un episodio profondamente significativo e traumatico, in cui venne usato su di lui un catetere. (Questo rifiuto escretorio nell’infanzia verrà esaminato in un successivo rapporto.)
“Zio Sam è dunque una Figura Paterna. Figura è un gioco di parole così ovvio che non mi prenderò il disturbo di porlo in risalto, salvo che per il traslato di ‘mostrare le fiche’… controlla, nell’Inferno, chi cavolo ‘fa le fiche’ a Dio gridandogli ‘Tieni!’ e mordendosi il pollice nell’antico gesto di sfida e di disprezzo. Uhm… mordersi il pollice… una caratteristica infantile?
“Sam è poi un gioco di parole a molti livelli con varie parole collegate foneticamente, ortograficamente e semanticamente. È significativo che il giovane Winnegan non sopporti di venir chiamato dear, ‘caro’: lui sostiene che la madre lo ha chiamato così tante volte in quel modo da dargli la nausea. Tuttavia la parola ha per lui un significato più profondo. Per esempio, sambar è un deer, ‘cervo’, asiatico, con le corna a tre punte. (Si noti anche qui il sam.) Ovviamente, le tre punte simboleggiano per lui il documento della Triplice Rivoluzione, il punto da cui storicamente inizia la nostra èra, che Chib sostiene di odiare tanto. Le tre punte sono inoltre archetipi della Trinità, che i Giovani Radicchi citano frequentemente nelle loro bestemmie.
“Potrei osservare che in questo il gruppo differisce da altri da me studiati. Gli altri si esprimevano con bestemmie blande e poco frequenti, in armonia con lo spirito religioso blando, anzi con il disinteresse religioso, oggi prevalente. I forti bestemmiatori s’incontrano solo quando prospera una forte fede.
“Sam sta anche per same, “stesso, medesimo, uniforme”, indicante l’inconscio desiderio di conformismo dei Radicchi.
“Probabilmente, sebbene questa particolare analisi possa non essere valida, Sam corrisponde a samekh, la quindicesima lettera dell’alfabeto ebraico (’Sam? Ech!’). Nella vecchia grafia inglese, che i Radicchi impararono nell’infanzia, la quindicesima lettera dell’alfabeto romano è O. Nella Tavola Alfabetica del mio dizionario, Webster 128th New Collegiate, la O romana si trova sulla stessa colonna orizzontale dell’araba Dad, nonché dell’ebraica Mem. Abbiamo così una duplice connessione con il padre assente e desiderato (ingl.: dad, ‘babbo’) e con la madre iperdominante (ingl. colloq.: mem, ‘mamma’).
“Non sono ancora riuscito a trovare il collegamento con il greco omicron, sulla stessa colonna orizzontale, ma non dubito di trovarlo con il tempo. Il problema richiede uno studio particolare, ma la linea di ricerca sembra essere la seguente.
“Omicron. La O breve, la O piccola. L’omicron minuscolo ha forma d’uovo. Il piccolo uovo, rispetto all’uovo, e all’O, più grande, è lo sperma fecondo del padre. Ed è l’utero. Oltre che la forma fondamentale dell’architettura moderna.
“Sam Hill è un antico eufemismo per l’inferno, hell. Zio Sam è un padre Sam Hill?… Mah! Meglio cancellare, Tooney. È possibile che quei giovani così istruiti abbiano letto questa frase antiquata, ma devo cercare la conferma. Non voglio proporre collegamenti che potrebbero farmi fare una figura ridicola.
“Vediamo altre parole. Samisen. Uno strumento musicale giapponese con tre corde. Ancora il documento della Triplice Rivoluzione e la Trinità. La Trinità? Padre, Figlio e Spirito Santo, ossia padre figlio e madre, e la madre nel traslato diviene una figura totalmente disprezzata e compare solo come dedita all’alcolismo, perché alcool uguale spirito. Interessante, ma ci porterebbe troppo in là. Cancella anche questo, Tooney.
“’Samisen è anche Sami-son, ‘figlio di Sami’. Questo porta naturalmente a Samson o Sansone, che fece crollare il tempio sui filistei e su se stesso. Quei ragazzi parlano di fare altrettanto. Che ridere, ricordo che volevo farlo anch’io, alla loro età, prima di maturare. Cancella quest’ultima osservazione, Tooney.
“Samovar. La parola russa significa, letteralmente, che bolle da solo. Non c’è dubbio che i Giovani Radicchi ribollano di fervore rivoluzionario. Tuttavia la loro psiche perturbata sa, in fondo, che lo Zio Sam è il loro Padre-Madre sempre amoroso, che si prende a cuore il loro interesse. Ma essi si costringono a odiarlo, e perciò bollono da soli.
“Un samlet è un giovane salmone. Cotto, il salmone assume un colore rosso pallido, simile a quello di certi radicchi, almeno nel loro inconscio. Samlet è perciò uguale a Giovane Radicchio: essi hanno la sensazione di venire cotti nella grande pentola a pressione della società moderna.
“Cosa te ne sembra come frase pen fornita… voglio dire, ben forbita, Tooney? Cancella anche questo, correggi secondo le mie indicazioni, aggiusta un po’ tutto, tu sai come, e spediscilo al capo. Devo andare. Sono in ritardo e ho un appuntamento per pranzo con Mamma, che si dispera quando non arrivo puntuale.
“Oh, poscritto! Raccomando che gli agenti sorveglino più attentamente Winnegan. I suoi amici fanno sbollire la pressione psichica chiacchierando e bevendo, ma lui ha cambiato improvvisamente tipo di comportamento. Ha lunghi periodi di mutismo, ha rinunciato al bere, al fumo e al sesso.”