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Sono un uomo di mezz’età. Dal giorno in cui sono nato, Borthan ha girato trenta volte intorno al nostro sole d’oro verde e, sul nostro mondo, si considera vecchio un uomo quando ha vissuto cinquanta di queste rivoluzioni. L’uomo più vecchio di cui abbia mai sentito parlare, morì prima dell’ottantesima. In base a questo tu, se sei di un altro mondo, puoi calcolare la durata media della nostra vita in relazione alla vostra. Il Terrestre Schweiz diceva di avere quarantatré degli anni del suo pianeta e non sembrava più vecchio di me.

Il mio corpo è forte. Adesso commetterò una doppia colpa, perché non solo parlerò di me stesso senza vergogna, ma perché vorrò anche compiacermi della mia persona fisica. Sono alto: una donna di media statura mi arriva appena al petto. Ho capelli lunghi e scuri che mi scendono fin sulle spalle. Da qualche tempo vi sono comparse delle ciocche grigie, e lo stesso è successo alla mia barba, che è piena, folta e mi nasconde il viso. Il naso è dritto e prominente, con le narici larghe; le labbra sono carnose e mi danno un aspetto sensuale, dicono. I miei occhi sono di un bruno profondo, distanziati tra di loro: sembrano, mi han fatto capire, gli occhi di un uomo da sempre abituato al comando.

Ho le spalle larghe e il torace profondo. Una folta pelliccia di ruvido pelo scuro corre quasi dappertutto sul mio corpo. Le braccia sono lunghe, le mani grandi. Ho muscoli ben sviluppati, che affiorano sotto la pelle. Per un uomo della mia statura, mi muovo con grazia e scioltezza. Primeggio negli sport e, quando ero più giovane, ho lanciato l’asta piumata per tutta ia lunghezza delio Stadio di Manneran, cosa che fino ad allora nessuno era mai riuscito a fare.

La maggior parte delle donne mi trova attraente, ad eccezione di quelle che preferiscono un tipo d’uomo più delicato, più fanciullesco, e hanno paura della forza, della potenza e della virilità. Certo, il potere politico che ho avuto in rnano ai miei tempi ha contribuito a condurre nel mio letto diverse donne; ma senza dubbio esse erano attratte più dal mio corpo che da altre sottili considerazioni. La maggior parte è rimasta delusa, comunque. I muscoli potenti e la pelle villosa non sono sufficienti a fare un buon amante, né genitali imponenti come i miei sono una garanzia d’estasi. Non sono un campione d’accoppiamento. Vedete: non vi nascondo nulla. C’è in me una certa impazienza costituzionale che si manifesta unicamente nell’atto carnale. Quando penetro una donna, mi trovo rapidamente a dar sfogo alle mie passioni e raramente riesco a protrarre l’atto fino al piacere di lei. A nessuno, neppure al confessore, ho mai rivelato questa mia debolezza, né mai ho creduto che un giorno l’avrei fatto. Ma molte donne di Borthan hanno conosciuto questo mio grosso difetto nel modo più immediato, a loro spese, e senza dubbio qualcuna, inasprita, avrà sparso la voce, per giocarmi un tiro. L’ho scritto, adesso, per rimanere obiettivo. Non volevo che voi pensaste a me come ad un possente gigante peloso, senza sapere quanto spesso la mia carne ha tradito le mie voglie. È probabile che questa mia debolezza sia stata una delle forze che hanno forgiato il mio destino fino a questo giorno nelle Terre Basse Bruciate, e voi dovete conoscerla.

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