CAPITOLO QUINDICESIMO

L'ultima persona che si sarebbe aspettato di vedere era Clarity. Il piccolo vascello di Flinx era già affollato oltre ogni limite, nonostante le affermazioni del tenente che il numero dei feriti gravi era ridotto. Pazienza, avrebbero trovato posto per tutti. L'area comune era stata riempita di letti speciali e di tende ad ossigeno, ma c'era ancora spazio attorno alla fontana.

— Sei ferita? — Lei trasalì al suo tono e subito lui se ne pentì.

— No, ma un dirigente di alto grado della compagnia doveva venire per fare rapporto sui danni, in modo da richiedere le nuove apparecchiature. La Vandervort potrebbe non essere in condizioni di farlo e come ingegnere genetico in capo, sono stata scelta io. — Il direttore della Coldstripe era stata portata a bordo del Teacher con il primo volo della navetta. — E poi, non posso fare nulla, qui, con tutto distrutto.

— Capisco. — Si voltò per andarsene.

— Mi spiace — si affrettò a dire Clarity. — Cercherò di stare alla larga. Mi spiace averti… averti ferito.

— Ferito. Ridicolo. Non sono sull'elenco dei feriti.

— Flinx…

— Lascia perdere. So di farti paura. Immagino di averti detto troppo. E di averti anche lasciato vedere troppo, ma non ho avuto altra scelta. Avevamo bisogno dei sumacrea per ritrovare la strada. — Una piccola forma dai colori vivaci saettò dalla sua spalla e si posò sul collo della ragazza, cominciando a giocherellare con la treccia. Quel mattino, Clarity aveva un nastro color bronzo intrecciato tra i capelli, notò lui.

— Qualcuno è contento di vederti. — Non riuscì a reprimere un sorriso vedendo Scrap giocare con i capelli biondi.

Lei ridacchiò, cercando di accarezzare il piccolo serpente volante… — A volte pizzica quando si agita così.

— Si metterà tranquillo subito. È solo contento di vederti. Lascia che ti tenga compagnia. Sa girare per la nave.

Lei lo guardò e in quel momento non c'era paura nei suoi occhi. — Grazie — rispose semplicemente.

Lui doveva andarsene. — Già, certo. Lascia perdere.

Anche se li attendeva un lungo viaggio nello spazio-meno, non aveva alcuna intenzione di parlarle. Ma il Teacher non era tanto grande e la nave era affollatissima. Dal momento che la sua presenza sul ponte non era necessaria, si ritrovò con un sacco di tempo libero e senza un posto dove passarlo, se non nelle sua stanza. E dal momento che lui non era poi quell'individuo solitario che amava credersi, fu inevitabile che le loro strade si incrociassero in più di una occasione.

Il risultato fu che alla fine si ritrovarono di nuovo a parlare, ma senza quella giocosa intimità che aveva caratterizzato la loro precedente relazione. La prima volta erano entrambi nervosi. Il secondo incontro fu più facile, il terzo quasi rilassato. Flinx era contento. Era meglio che si salutassero da amici.

Parecchie volte lei sembrò sul punto di confidarsi; di cercare di spiegargli le sue paure ed incertezze. Ma ogni volta si trattenne, cambiando argomento. Lui non cercò mai di spingerla a dargli una spiegazione. Se voleva dirgli qualcosa, lo avrebbe fatto a tempo debito. E inoltre, non era sicuro di voler sentire quello che aveva da dirgli.

Thalia Maggio e Minore erano due mondi più maturi di Gorisa, con una popolazione era ormai annoiata e sofisticata. Il resoconto di un attacco armato ad un avamposto scientifico isolato, avrebbe attirato un sacco di attenzione da parte dei mass media. I feriti e gli altri sopravvissuti, all'arrivo sarebbero stati subissati di interviste pressanti e da richieste di rapporti.

Al contrario, Gorisa era già di per sé fonte di tante notizie da tenere occupate parecchie linee di fax ventiquattrore su ventiquattro. Era l'epitome del mondo coloniale in rapida espansione. Ricchissimo di metalli pesanti, di oceani produttivi, ed un terreno alluvionale adattissimo alle coltivazioni, Gorisa si trovava ai margini del Commonwealth, vicino ad un angolo dell'Impero AAnn e ai confini incredibilmente lontani della galassia.

Gorisa ospitava già una popolazione frenetica e indaffaratissima di oltre cento milioni di abitanti. Era concentrata in maggioranza nel secondo continente, ma una dozzina di città satellite erano in espansione sulle altre quattro maggiori masse continentali. Il clima era temperato e ricco di ossigeno, la gravità di poco inferiore a quella terrestre ed ogni giorno offriva nuovi modi di fare fortuna agli immigrati che arrivavano.

Centosessanta canali commerciali e di spettacolo si contendevano l'audience di un mondo destinato, come non si stancavano di affermare i suoi promotori, a diventare il più ricco del Commonwealth.

L'arrivo di un gruppo di scienziati e di operai feriti provenienti da un avamposto lontano, non provocò altro che una fuggevole menzione da parte delle maggiori reti. Solo un giovane e insistente giornalista indipendente si interessò molto di più al come un giovane diciannovenne senza un nome famoso, fosse in grado di permettersi una nave propria, che non all'incidente che lo aveva portato su Gorisa. Alla fine, Flinx lo perse nella confusione e nella ressa dell'arrivo e delle operazioni doganali.

Owngrit era una città di otto milioni di abitanti, con tre grandi spazioporti e tutte le strutture che ci si poteva aspettare di trovare in un mondo dove la concorrenza era furibonda e il denaro scorreva liberamente. Forse su Thalia Maggiore o Minore i feriti avrebbero ricevuto delle cure leggermente migliori, ma Gorisa le fornì immediatamente e senza domande, dal momento che la concorrenza tra i vari ospedali era fortissima. Mezza dozzina di raggi da spazio profondo offrirono alla Vandervort la possibilità di trasmettere il rapporto dettagliato redatto da Clarity. I progetti per la ricostruzione dell'installazione distrutta erano già in fase di attuazione prima che l'ultimo dei feriti fosse stato scaricato dal Teacher.

La Coldstripe non era stata l'unica compagnia ad aver sofferto delle perdite per l'attacco dei fanatici; istituti di ricerca ed università avevano perso materiale personale durante l'aggressione. Si dovettero informare il Primo Consigliere della Chiesa Unita per il settore di Gorisa e le autorità del Commonwealth. Tutti si diedero subito un gran da fare.

Osservandolo districarsi con calma ed efficienza nella complessa e combattiva società di Gorisa, Clarity fu più che mai impressionata dal giovane che le aveva salvato la vita. Si comportava come se per tutta la vita non avesse fatto altro che trattare con mercanti facoltosi e burocrati pieni di spocchia. Non assunse mai un atteggiamento autoritario o esigente, né si prosternò di fronte ai funzionari governativi. Fu sempre cortese, pieno di rispetto, ma al tempo stesso, irremovibile sulle cose che reputava importanti.

E tutto continuando a mantenere il suo anonimato di base, un'abilità che aveva impiegato dieci anni a sviluppare. La sua altezza, in continuo aumento, gli rendeva sempre più difficile confondersi sullo sfondo. Aveva anche pensato di tingersi i capelli rossi, anche se i colori elettrici che erano di moda in quel periodo su Gorisa lo rendevano inutile.

Clarity pensava di cominciare a capirlo; a capire come funzionava la sua mente, e perché si comportava in un certo modo in pubblico, e quello che realmente voleva. La sua età e l'aspetto giovanile, portavano gli altri a sottovalutarlo e lei credeva che lui lo preferisse. Sapeva che dietro quegli ingenui occhi verdi c'era una mente di estrema complessità e di incredibile abilità, costantemente attiva.

Le aveva parlato di un'infanzia difficile. Cosa c'era, oltre quello, nella sua personalità? O invece, dopo tutto, non si trattava altro che di un giovane insolitamente intelligente e gradevole, con un talento speciale?

Di una cosa era profondamente convinta, nonostante quello che poteva dire la Vandervort o chiunque altro: In tutto il suo corpo non c'era neppure un milligrammo di malvagità. Se lui stesso aveva qualche timore per se stesso, che cosa c'era di più naturale del fatto che lei o qualche altro eventuale amico, condividessero quel timore?

Lo osservò aiutare i feriti i più gravi. Più restava solo, più si dedicava agli altri, ma lo faceva con un atteggiamento di distacco, come se avesse paura di venir considerato compassionevole. Clarity era sicura che i sospetti della Vandervort erano infondati e i suoi avvertimenti inutili. C'era più di una ragione per amare quel giovane, forse anche per compatirlo, ma non di temerlo.


Alla fine, il braccio di Vandervort venne curato a dovere. Lei e gli altri membri di alto grado dell'avamposto raccontarono la loro storia alle autorità, che in seguito contattarono Thalia Maggiore. Un incrociatore delle forze di pace venne inviato a Longtunnel ad aiutare nell'opera di ricostruzione e a iniziare la ricerca degli assalitori. Si trattò più di un gesto molto costoso, che di una mossa necessaria o pratica, ma i gesti eclatanti erano fondamentali per la sopravvivenza dell'immagine e della popolarità di qualsiasi governo. Così l'incrociatore trasportò un intero contingente di marines, anche se su Longtunnel non c'era più nessuno contro cui combattere.

Vennero contattati i finanziatori della Coldstripe, i quali non si mostrarono sconvolti come Clarity si era aspettata; ma lei era esperta in bioingegneria, non in finanza e la maggior parte delle perdite era coperta dalle assicurazioni. Quelli che non poterono venir rimpiazzati erano i tecnici esperti, comunque i finanziatori furono molto sollevati sentendo che Vandervort, Held e Jase e la maggior parte del gruppo di ricerca era sopravvissuto.

— Abbiamo un gran valore per loro, mia cara — le disse Vandervort via tridi. — Ci saranno gratifiche per tutti. Forse perderemo qualcuno, ma credo che la maggior parte deciderà di tornare al lavoro. E di te che mi dici?

— Non ho alcuna intenzione di dare le dimissioni. Voglio tornare su Longtunnel il più presto possibile, sia per continuare il mio precedente lavoro, che per aiutare ad organizzare la nuova sezione.

Dallo schermo piatto le giunse il sorriso di Vandervort. — Pensavo che tu fossi il tipo che non si tira indietro, ma non ne ero sicura, fino ad ora. Sarai una donna molto famosa e molto ricca. — Guardò qualcosa fuori dalla portata della telecamera. — Mi piacerebbe che tu vedessi il nostro quartier generale temporaneo. Da qui io coordinerò l'acquisto del nuovo materiale e delle apparecchiature. Abbiamo già cominciato. — Fece lampeggiare una serie di numeri che indicavano un punto nel distretto commerciale nella parte nord di Owngrit. L'unità di Clarity li memorizzò e più tardi lei avrebbe potuto richiamarli. — Fai un salto qui questa sera, vuoi?

— In verità avevo deciso di vedere Flinx, questa sera.

Vandervort sollevò le sopracciglia. — Pensavo che avessi ascoltato il mio consiglio e avessi preso le distanze da lui.

— L'ho fatto, ma non ci trovo niente di male nel frequentarlo di tanto in tanto. Deve sentirsi solo, anche se non lo da a vedere. Penso comunque che la tua opinione sia completamente sbagliata; non è pericoloso per nessuno, tranne forse per se stesso.

La donna più anziana sospirò. — Te l'ho già detto: il fatto che non sia pericoloso, ora non significa che non lo sarà mai. Comunque non ha alcuna importanza, perché questa sera sarà qui anche lui. L'ho invitato e lui ha accettato. Quindi se vuoi vederlo, puoi incontrarlo qui. Va bene per te e va bene per me.

Qualcosa nel tono di Vandervort stimolò in Clarity l'impulso di sapere di più… ma se Flinx aveva già accettato di visitare il quartier generale…

— Allora verrò anch'io.

— Bene! Credo che avrà una certa ripercussione sul tuo futuro e questo è molto importante per me, mia cara.

Clarity sorrise. — Non stai per caso cercando di farmi avere una promozione, vero?

— Che intuito, mia cara. Una cosa del genere, sì. Ti aspetto verso le nove, ora locale.

— Ci vediamo.

Vandervort interruppe la comunicazione e Clarity si chiese che tipo di promozione avesse in mente. Lei era già a capo della divisione di ingegneria genetica della Coldstripe e la sua presenza era troppo importante in laboratorio per sprecarla con un posto in amministrazione. Ma in realtà la Vandervort non aveva parlato di una promozione vera e propria. — Una cosa del genere — erano state le sue parole. Era molto curiosa. Le erano sempre piaciute le sorprese.

La cena al ristorante fu ottima, anche se solitaria. Il conto spese della Coldstripe era generoso, e questo per mantenere l'immagine di una buona politica aziendale, e non per munificenza. Come le aveva detto la Vandervort, il personale era più importante delle macchine. La compagnia intendeva mantenere lei, Jase e tutti gli altri in perfetta efficienza.

Prese un direttissimo per la stazione principale del distretto nord, poi cambiò con un locale e infine un robotaxi per l'ultimo tratto. Gli uffici temporanei della Coldstripe si trovavano in un nuovissimo e stupendo parco industriale, dove gli edifici non superavano l'altezza degli alberi importati. Due alberi dalle foglie color ruggine ombreggiavano l'ingresso. Un insegna provvisoria sospesa sopra la porta principale identificava il nuovo affittuario come Dax Enterprises. Per un attimo si chiese il perché di quel cambiamento di nome, poi decise che doveva trattarsi di ragioni di concorrenza. La scritta era leggermente storta: il campo dell'insegna aveva bisogno di essere sintonizzato.

Essendo ormai buio, l'ufficio esterno era vuoto. Quasi tutti gli altri uffici vicini avevano chiuso. Quelli in cui ancora brillavano le luci si trovavano tutti all'estremità più lontana del complesso. Non c'era nessun segretaria a riceverla, quello era un lusso che nella Coldstripe non si usava. Il tesserino di identificazione della compagnia permise a Clarity di superare parecchi controlli, fino a quando non incontrò la Vandervort fuori da uno degli uffici interni.

— Sei puntuale. Bene.

— Puntuale per cosa? Come sta il tuo braccio?

Vandervort sollevò l'arto fasciato. — Come vedi, non c'è più bisogno di tenerlo immobilizzato. La nuova pelle artificiale è scomoda, ma questo è tutto. Il prurito dovrebbe smettere presto.

— Voglio vedere cosa siamo già riusciti a ottenere finora. I nostri sostenitori hanno approvato la mia richiesta per il proiettore modellante Sentgen?

— Tu e i tuoi giocattoli. — Invece di condurla nel grande magazzino che si trovava dietro gli uffici, la Vandervort l'accompagnò ad una porta laterale. — Non è ancora arrivato, ma sono sicura che sarà qui presto. Mi è stata data mano libera per la scelta dell'equipaggiamento; la compagnia vuole che ci ristabiliamo su Longtunnel il più presto possibile, in modo da poter usufruire della vigilanza gratuita fornita dal governo. Che tra l'altro, mi dicono, abbassa considerevolmente i tassi di assicurazione.

Clarity non riconobbe il tesserino di sicurezza che Vandervort inserì nell'apposita fessura accanto alla porta: era di un tipo che non conosceva e luccicava leggermente. La porta si aprì e le due donne scesero una rampa di scale.

— Altri magazzini? Pensavo che ne avessimo abbastanza al piano di sopra.

Vandervort sorrise come se si trattasse di uno scherzo che solo lei conosceva. — Questo è per le apparecchiature speciali.

Le scale facevano una curva di novanta gradi dopo la quale un'altra mezza rampa le condusse in una stanza ben illuminata. Dal momento che si trovavano sottoterra, non c'erano finestre, solo pareti anonime. Tubature e condutture correvano lungo i muri. La stanza era stata aggiunta in seguito, dopo che la struttura principale era stata completata.

Ad una delle estremità si trovava una specie di area dormitorio, con un paio di brande, un frigorifero, una toilette e una dispensa. C'era anche un uomo grande e grosso, che in quel momento stava puntando una pistola molto impressionante nella loro direzione. Appena riconobbe la Vandervort, l'abbassò…

— Buona sera, signora.

— Salve, Dabis.

Clarity notò un secondo uomo che guardava uno schermo tridi seduto su una brandina. Dalla colonna sonora, pensò che si trattasse di qualche gara sportiva.

— Tutto tranquillo? — chiese la Vandervort scendendo l'ultimo gradino ed incamminandosi nella stanza.

— Tranquillo come un asilo nido — disse l'uomo grosso. Mentre rispondeva il suo sguardo era posato su Clarity. Non era uno sguardo gentile e la ragazza distolse il proprio con una risatina nervosa.

— Che posto è questo? Un laboratorio segreto? O adesso ci siamo dati al commercio della droga?

— Niente di tutto ciò, mia cara. Questa non è altro che una stazione di passaggio. Una fermata sulla strada della fama e della più grande delle fortune, che la Coldstripe in momenti diversi non sarebbe mai in grado di darci.

Clarity rivolse uno sguardo perplesso al suo superiore. — Non ti seguo. E dov'è Flinx? Hai detto che sarebbe stato qui anche lui.

— Ed è qui, mia cara.

Si diresse ad una grande tenda che pendeva da una sbarra e la scostò. Dietro di essa, su di una tavola, c'era un grande contenitore ottagonale in plastacciaio grigio. Sembrava un'enorme bara. La superficie era liscia e fredda al tatto. Attaccato alla base, c'era un altro contenitore di plastacciaio lungo un metro e mezzo. Era in tutto identico al primo, ma era dipinto in beige invece che in grigio.

Inserita in uno dei lati del contenitore grigio c'era una piastra di controllo composta di quadrati luminosi. Vandervort schiacciò una sequenza di tasti. Si udì il ronzio di un motore e la lastra superiore di plastacciaio si ritrasse per metà. Senza essere invitata, Clarity si fece avanti e guardò attraverso la superficie trasparente. Il cuore le diede un balzo.

Dietro la plexolega trasparente giaceva Flinx. Aveva gli occhi chiusi e le mani congiunte sul petto, come un'antica mummia egizia. Sotto le mani, una spira dai colori brillanti e vivaci, che era Pip, e accanto, una versione più piccola del minidrago.

Clarity si girò di scatto verso la donna più anziana. — Morti?

— No, niente affatto. — Vandervort scoppiò in una risata e quel suono fu per Clarity sconvolgente quanto la vista di Flinx. — Stanno solo dormendo. — Camminò lungo il tavolo e posò una mano sul contenitore beige. — Questo assicura il loro sonno.

— Farai meglio a spiegarti. — Il tono di Clarity era ostile.

L'altra donna lo ignorò. — Una cosa non ho mai scordato dei racconti di mio zio ed è la sua paura che l'approccio sconsiderato dei Meliorare alle tecniche di manipolazione eugenetica portasse uno o più dei loro soggetti sperimentali a sviluppare abilità imprevedibili. Di fronte a questa possibilità, le mie azioni sono dettate solo dalla cautela. — Studiò la bara grigia. — E anche se il nostro giovane amico è innocuo come sostiene e come tu sembri credere, i suoi animaletti non lo sono affatto e vanno trattati con tutte le cautele. — Sorrise a Clarity. — Me lo hai detto tu stessa, raccontandomi della vostra fuga da Alaspin.

«Per fortuna, il desiderio del nostro giovane amico di passare inosservato va a tutto nostro vantaggio. Perché è improbabile che qualcuno si accorga della sua scomparsa. Ha mangiato in ristoranti modesti, ha viaggiato con i mezzi pubblici e cosa ancor più vantaggiosa, ha preso alloggio in un albergo di media levatura. Non troppo caro, non troppo a buon mercato. Un posto dove si può comprare la gente.

«Dal momento che sono esperta in amministrazione, non mi è stato difficile trovare e assumere un aiuto di cui potermi fidare. Ti ho già presentato Dabis. Il gentiluomo sul letto risponde al nome di Monconqui. — Quest'ultimo non sollevò lo sguardo dal tridi. Dabis rivolse una smorfia sgradevole a Clarity. — Essi mi hanno fornito consiglio, hanno ottenuto le apparecchiature necessarie e hanno fornito anche i muscoli.

«Il gas che è stato introdotto nel sistema di ventilazione dell'albergo è assolutamente inodoro e incolore. Abbiamo anche preso la precauzione di introdurlo quando il nostro giovane amico dormiva. È stata la storia che mi hai raccontato che mi ha suggerito tutte le precauzioni in più. Al principio abbiamo temuto che i suoi scagliosi compagni fossero immuni, ma alla fine anche loro si sono addormentati. Dabis era del parere di ucciderli entrambi sul posto, così ho dovuto spiegargli che il legame tra uomo e minidrago rivestiva una grande importanza per le ricerche future. Difficile condurle senza di loro.

— Ricerche future? Che cosa stai dicendo?

Vandervort la ignorò e proseguì. — Una volta anestetizzati, è stato facilissimo sistemarli in questo contenitore speciale, che viene usato dagli zoo per trasportare gli animali pericolosi. Penso che il nostro giovanotto e i suoi amichetti rientrino in questa categoria. Non voglio che riprenda conoscenza fino a quando non avremo le attrezzature necessarie per rendere inoffensivi i due minidraghi. — Batté sul contenitore beige.

«Qui c'è il gas soporifero e l'apparecchiatura per mescolarlo all'aria. Il rifornimento viene controllato costantemente, per assicurare le perfette condizioni agli occupanti del contenitore più grande. In effetti, i due contenitori costituiscono un sistema completo di supporto vitale. Degli oblò sull'altro lato consentono di somministrare liquidi nutritivi per via endovenosa senza compromettere l'integrità del sistema. Non avere quell'aria sconvolta. Flinx e i suoi animaletti si godranno un sonno profondo ed un riposo che tutti noi possiamo solo sognare. Questo sistema è progettato per mantenere in perfetta salute i campioni molto costosi.

— Flinx non è un campione da laboratorio! — Clarity non riuscì più a controllare la propria angoscia e la sua rabbia.

Vandervort sporse le labbra. — Mia cara, credo che tu non stia prendendo la cosa con lo spirito giusto. Forse non hai ancora intravisto tutte le opportunità. Questo giovanotto può essere la nostra fortuna. Se collabora, farà anche la sua fortuna.

— Non credo che gli interessino le fortune. Né la sua, né quella di chiunque altro — fu la replica furibonda.

Vandervort scrollò le spalle. — Spesso la gente preferisce negare il proprio interesse per una cospicua somma di denaro fino a quando non viene loro effettivamente offerta, fino a quando cioè non si trovano di fronte alla realtà, invece che al concetto. La tua mancanza di interesse in questo progetto mi lascia perplessa. Per quello che ne sappiamo, questo giovanotto è l'unico prodotto sano del lavoro dei Meliorare che sia sopravvissuto. Credevo che lo avresti trovato affascinante.

— Certo che lo trovo affascinante. Ma questo non significa che mi metterò a frugargli nel cervello e nel sistema nervoso senza il suo permesso. È un individuo con dei diritti…

— Certo, certo — Vandervort agitò una mano per accantonare le sue obiezioni. — Conosco perfettamente tutti i regolamenti del caso. Ma qui ci troviamo di fronte ad un'eccezione a tutte le regole. Un'eccezione per studiare la quale, vale la pena di ignorare le regole.

— Potrebbe non collaborare. Ci hai pensato?

Di nuovo quel sorriso che, Clarity se ne accorse per la prima volta, a modo suo poteva essere più sinistro di quello di Dabis.

— Mia cara, mi piace credere che abbiamo pensato a tutto. Io credo che collaborerà… alla fine. Spero sinceramente che lo faccia, ma in caso contrario, esistono sistemi per indurlo a farlo che non richiedono la coercizione fisica. Per esempio, lui è molto attaccato al suo animaletto. Sto parlando di affetto sincero, non solo di quel legame che esiste tra loro. Mentre sarei riluttante a permettere l'uso di una sonda contro la sua volontà, non credo che avrei gli stessi scrupoli per quello che riguarda un serpente volante.

Clarity era riuscita a riacquistare la calma. — Ti volevo bene, ti consideravo come una seconda madre.

— Ne sono lusingata, mia cara, ma preferirei decisamente che tu mi considerassi una collega che cerca di allargare le conoscenze umane. — Fece un cenno in direzione della bara. — Il nostro giovane amico è riluttante ad esplorare se stesso perché non comprende se stesso. C'era da aspettarselo. Il suo conflitto interno è sociale, non biologico. Appena saremo riusciti a farglielo capire, credo che sarà lui stesso a cercare la nostra collaborazione. Intendiamo assicurarci che abbia tutto ciò che può volere, che gli venga concesso il miglior ambiente possibile e che lavori con professionisti il cui unico scopo sia di aiutarlo a comprendere se stesso.

«Credo che ci sarà grato. Non dovrà più nascondersi, non dovrà più fuggire. Noi lo terremo nascosto dai funzionari governativi che vorrebbero solo “normalizzarlo”.

Di colpo, un pensiero attraversò il cervello di Clarity. — La mia funzione in tutto questo è di agire come uno dei suoi insegnanti e osservatori?

— Non immagino che altro avresti potuto fare.

— Non cercherai di includermi come parte di tutto ciò che può volere?

Vandervort la fissò negli occhi. — Se la tua presenza nel laboratorio che stiamo installando dovesse portare ad una duplice funzione da parte tua, sono sicura che la compagnia saprebbe dimostrare la propria gratitudine di conseguenza.

— Volevo solo essere sicura di aver capito la mia posizione in tutto questo. Ma immagina di aver previsto male le sue reazioni. Immagina che lui rifiuti la tua generosa offerta di aiutarlo a imparare a “comprendere” se stesso. Se lui non volesse altro che mantenere la propria privacy? Se per lui questo fosse più importante che aiutarti ad “estendere la conoscenza umana”… per il tuo tornaconto?

— Anche lui avrà il suo tornaconto. — Vandervort sembrava ferita. — Lui ne trarrà beneficio più di chiunque altro. Lo credo fermamente.

— Io no. E non posso neppure credere che i sostenitori della Coldstripe darebbero il loro assenso ad una cosa di questo genere. Ho avuto l'opportunità di incontrare parecchi di loro e non mi hanno certo dato l'impressione dei tipi che si lascino coinvolgere in un'impresa come questa. Certo, vogliono patrocinare le scoperte storiche e vedere i loro nomi in tutti i telegiornali. Certo, vogliono fare denaro. Ma non riesco ad immaginare nessuno degli uomini o delle donne con cui ho parlato pronti ad approvare un rapimento come parte della metodologia necessaria per raggiungere questi scopi.

— Che parole dure hai usato, mia cara. Io preferisco pensare che quello che stiamo facendo sia aiutare un giovanotto mentalmente disadattato a ritrovare se stesso. E dovrei aggiungere che la Coldstripe non ha nulla a che fare con tutto questo. In questo la tua valutazione è esatta.

Quell'affermazione fece trasalire Clarity. — E allora chi?

— La Casa di Scarpania paga tutte le spese. È parecchio che sono in contatto con degli amici, là. È una tattica di sopravvivenza nel mondo degli affari. Sempre tenere aperti dei canali di comunicazione per un impiego alternativo. La Scarpania è cento volte più grande della Coldstripe. Sono in grado di fornire astronavi private, permessi doganali, tutto ciò che è necessario per un'operazione come questa. Quando ho spiegato loro cosa c'era in gioco, mi hanno aperto le loro menti e i loro cuori senza reticenze. E anche i loro conti in banca.

«Continuo a credere che tu, mia cara, non abbia ancora visto tutto il potenziale. Immagina di osservare questo giovane che cresce e e si sviluppa in condizioni controllate. Anche se non manifestasse altri talenti, lo studio ravvicinato della sua capacità come telepate emotivo sarà in grado di fornirci un comodo impiego a vita. Poiché tu sei stata emotivamente coinvolta nei suoi confronti, più di chiunque altro sei nella posizione di intraprendere questa ricerca.

— Ho capito dove stai cercando di arrivare, e ti dico subito che io non voglio entrarci. Mi hai capita?

— Rifletti bene, mia cara. Rifletti. Cerca di assumere il giusto atteggiamento scientifico.

— Non ho nessuna intenzione di fargli le moine per permettere a te di misurare, registrare e analizzare le sue reazioni — disse in tono amaro. — Non sono un anestetico che puoi iniettargli nella vita per farlo sentire meglio in tutta questa faccenda.

Vandervort si allontanò dal contenitore beige. — Almeno sai cosa vogliamo da te. Sono sicura che cambierai idea, se non altro per il fatto che lui ha bisogno di te. Ti esorto a non prendere delle decisioni affrettate solo per ragioni emotive, ma a riflettere e pensare. Tutto considerato, resta un giovane attraente, anche se si da tanta pena per nasconderlo.

— Non sono un tuo strumento. Non puoi comprarmi.

Questa volta il capo della Coldstripe era sinceramente divertita. — Questo resta da vedere, mia cara. Non ti ho ancora fatto un'offerta, ricordi? Considera anche che se decidi di tornare adesso alla Coldstripe, e ti garantisco che non ti impedirò di farlo, non saprai mai cosa accadrà a Flinx: come si svilupperà, quali insospettati talenti potrebbe rivelare, o chi potrebbe venir assunto per prendere il tuo posto.

Non poteva essere vero, una cosa del genere non stava succedendo. Non poteva essere Mamma Vandervort quella che le stava parlando, spiegando con tanta calma i dettagli di un piano tanto iniquo. Flinx non giaceva drogato e immobile come la morte in una bara di plastacciaio su quel tavolo alla sua sinistra.

Sapeva che quello che Vandervort le aveva detto era vero. Se lei non accettava di prendere parte alla cosa, allora avrebbero cercato qualcun altro che riuscisse a conquistarsi la simpatia e la confidenza di Flinx. E avrebbero continuato a cercare, fino a quando non avessero trovato la giusta combinazione di bellezza, empatia e intelligenza. Qualcuno che conoscesse Flinx meno di lei, ma che non avrebbe avuto tutti i suoi scrupoli. Se voleva aiutarlo, allora doveva accettare l'offerta, lavorare per Vandervort e per la Scarpania fino a quando non fosse riuscita a trovare una via d'uscita per se stessa e per Flinx.

Pensa! Prendi tempo.

— Solo per amore di discussione, che cosa succederebbe se rifiutassi la tua proposta e rivelassi tutto alle autorità di Gorisa?

Il tono della Vandervort rimase immutato. — Preferirei che non lo facessi, mia cara. Qualunque cosa tu possa pensare di me in questo momento, mi sono affezionata a te nel periodo in cui abbiamo lavorato insieme. Penso che tu sia un ingegnere genetico brillantissimo, che possiede l'entusiasmo e il dono di ispirare i suoi collaboratori a superare i limiti delle loro capacità.

Non disse altro. Niente minacce, dirette o insinuate. Solo ammirazione e una gentile richiesta sostenuta dalla presenza di Dabis e dall'ancora silenzioso Monconqui.

— Potrei acconsentire — disse Clarity, — accettare, e poi svignarmela e raccontare tutto alla Chiesa.

Vandervort ci pensò su un attimo, annuendo. — Sì, probabilmente potresti farlo. Sei piena di risorse e non sei più ingenua come quando sei arrivata. Potresti persino trovare un prete disposto a credere alla tua storia. Ma quando qualcuno arrivasse ad investigare, avremmo già spostato attrezzature e anche il nostro giovanotto in un posto sicuro. Né tu, né la Chiesa sareste in grado di rintracciarci. E mentre io potrei scaricare i costi aggiuntivi richiesti dall'operazione, la Scarpania probabilmente non potrebbe farlo. E dal momento che non avresti il denaro per rimborsarli, temo che sarebbero costretti a cercare un altro sistema per ottenere un risarcimento.

Clarity non aveva più argomenti e questo la fece accasciare visibilmente. Rendendosi conto di aver ottenuto quello che voleva, Vandervort si sforzò di non sorridere per la soddisfazione. Questo avrebbe solo causato una reazione emotiva nella giovane donna e Vandervort ne aveva avuto abbastanza di reazioni emotive, almeno per un po'.


Flinx era abituato ai sogni strani e anche questo non faceva eccezione. Stava galleggiando sospeso sotto la superficie di un lago cristallino, con Pip e Scrap che volteggiavano accanto a lui. Ma non stavano nuotando. Nessuno dei tre stava respirando. Si limitavano a restare sospesi al di sotto di quella superficie limpida, andando alla deriva in un mondo di gelida pace.

Anche se sapeva che facendolo avrebbe rischiato di annegare, cercò di assaggiare l'acqua, solo per scoprire che non era in grado di inalarne neppure un goccia, né con la bocca né con le narici. Era un'acqua stranissima, sembrava aria. Forse stava galleggiando sotto la superficie di un mare di metano o azoto liquido.

A tratti credeva di vedere delle forme che si muovevano sopra di lui, visi muniti di ali che lo guardavano con aria dolente prima di svolazzare via. Cercò di parlare con loro, di tendere la mano, ma non poteva. Non riusciva a muoversi. E il suo Talento non funzionava, perché non era in grado di percepire le loro emozioni. Le deboli impressioni che riceveva erano imprecise e tenui. Non percepiva né ostilità né affetto, solo una blanda indifferenza.

Non era allarmato. La fame e la sete erano concetti astratti, la pace lo avvolgeva. Qualcosa, nel fondo della sua mente, insistette, molto debolmente, che c'era qualcosa che non andava, che lui avrebbe dovuto cercare di scuotersi, di muoversi, di alzarsi.

Che perdita di tempo. Era inutile cercare di analizzare la sua situazione o l'ambiente in cui si trovava. Gli bastava continuare a giacere in quel luogo, incurante del mondo intorno a lui, qualunque aspetto avesse.

Percepì le emozioni dei minidraghi e capì che erano simili alle sue. Essi stavano sognando di volare in un cielo vuoto, senza terra sotto di loro, senza alberi, senza nuvole in alto. Era un sogno che li turbava e Pip e Scrap sbatterono le ali.


Nessuno nella stanza notò i due minidraghi che si agitavano, cercando di volare. Ma la cosa non aveva comunque importanza, perché continuavano ad essere narcotizzati. Anche se la loro tolleranza al morfogas era maggiore di quella di Flinx, nessuno dei due si era ripreso quando bastava per riacquistare conoscenza. Si limitarono ad agitarsi un po' e poi rimasero immobili, sognando di volare mentre erano intrappolati a terra.

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