RINGRAZIAMENTI

La versione dell’I Ching, o Il Libro dei Mutamenti, che viene utilizzata e citata in questo romanzo, è quella a cura di Richard Wilhelm, tradotta in inglese da Cary F. Baynes, pubblicata da Pantheon Books, Bollingen Series xix, 1950, per la Bollingen Foundation Inc., New York.

Lo haiku nel capitolo 3 è di Yosa Buson, tradotto da Harold G. Henderson e tratto dal volume Anthology of Japanese Literature, volume primo, compilato e curato da Donald Keene (New York, Grove Press, 1955).

Il waka nel capitolo 9 è di Chiyo, con la traduzione di Daisetz T. Suzuki, ed è tratto dal volume Zen and the Japanese Culture, a cura dello stesso Suzuki, pubblicato da Pantheon Books, Bollingen Series lxiv, 1959, per la Bollingen Foundation Inc., New York.

Mi sono servito in particolare dei seguenti testi: The Rise and Fall of the Third Reich, A History of the Nazi Germany di William L. Shirer (New York, Simon Schuster, 1960); Hitler, A Study in Tyranny di Alan Bullock (New York, Harper, 1953); The Goebbels Diaries, 1942-1943, con traduzione e cura di Louis P. Lochner (New York, Doubleday Company, 1948); The Tibetan Book of the Dead a cura di W. Y. Evans-Wentz (New York, Oxford University Press, I960); The Foxes of the Desert di Paul Carell (New York, E. P. Dutton Company, 1961). Devo infine un personale ringraziamento al famoso scrittore di western Will Cook per il suo aiuto circa il materiale relativo ai manufatti storici e al periodo pionieristico degli Stati Uniti.

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