Capitolo ventinovesimo

Liberarsi di Hans Larsen era stato facile. In quanto alle eventuali tracce, e soprattutto al movente, perché preoccuparsene? Certo, la polizia avrebbe senza dubbio fatto indagini sull’omicidio, ma non ci avrebbe messo molto a scoprire che decine di mariti tutti cittadini insospettabili sarebbero stati lieti di punire quel bastardo figlio di puttana esattamente nello stesso modo.

Per la seconda eliminazione tuttavia il simulacro sapeva che avrebbe dovuto essere più sottile. Occorreva un sistema che non lasciasse tracce… qualcosa che non facesse neppure pensare a un omicidio.

Con i costi delle cure mediche in continua ascesa, molte delle nazioni più evolute stavano dando impulso a forme economiche di prevenzione, per evitare lunghe degenze e terapie rovinose.

Ciò significava uno studio per l’identificazione dei pazienti a rischio, e dunque la conoscenza dell’individuo e dei precedenti clinici della sua famiglia. Ma un tempo non tutti avevano accesso a quelle informazioni.

Nel 2004 un gruppo di adulti che da bambini erano stati adottati con ottimi risultati convinse i governi provinciali e quello federale del Canada ad adottare il Confidential Medical Record Database, o per brevità «MedBase.» La cosa aveva un motivo razionale: tutte le registrazioni sanitarie dovevano essere centralizzate, in modo che ogni medico potesse accedere ai dati (coi nomi rimossi per tutelare l’anonimato) dei parenti di ciascun loro paziente… anche se, com’era frequente nel caso di adozione, gli individui in oggetto non conoscevano l’identità dei loro veri genitori.

Il simulacro tentò senza successo decine di espedienti diversi, ma alla fine riuscì a trovare il modo di entrare nel MedBase… e da lì sarebbe stato facile arrivare alle informazioni che lui voleva:

Login: jdesalle

Parola chiave: ellased

Welcome! Bienvenu!

Health and Welfare Canada

Sante et Bien-ètre social Canada

MEDBASE

[1] for English

[2] pour Francais

Immettere la provincia o il territorio di residenza del paziente (I per avere l’Indice):

> Ontario

Immettere il cognome e il nome del paziente o il numero della sua tessera sanitaria:

> Hobson, Catherine R.

Corretto? (S/N)

>S

Quale operazione volete fare?

[1] Esaminare le registrazioni relative al paziente

[2] Cercare la storia di famiglia del paziente

>1

Ricerca di quali elementi? (H per HELP)

Il simulacro selezionò H, lesse la schermata informativa, quindi formulò la precisazione:

> Rischi ereditari. Malattie cardiache.

Ci fu una pausa mentre il sistema cercava i dati. Poi:

Correlazione trovata. Desiderate una stampa? (S/N)

Il simulacro non aveva alcun bisogno di una stampa. Gli input che riceveva erano molto simili a informazioni ottiche, e gli impulsi che trasmetteva al sistema esterno erano byte prodotti dal circuito della tastiera dello stesso computer con cui stava dialogando. Il computer gli fornì un elenco di sei diversi parenti di Cathy che avevano avuto problemi cardiaci. Anche se i loro nomi erano stati oscurati, il simulacro non ebbe difficoltà a identificare quello di Rod Churchill, suo padre, basandosi sulla data in cui aveva avuto il primo disturbo alle coronarie.

Il simulacro chiese le registrazioni complete di ogni paziente. Il computer le trasmise, di nuovo oscurando i nomi. Lui studiò quelle note con attenzione. Rod Churchill stava attualmente seguendo una cura per il cuore e prendeva un farmaco, la Phenelzina. Il simulacro si mise in contatto con un database pubblico, il MedLine, che dava informazioni medico-farmaceutiche, e cominciò a esaminare la letteratura esistente su quel medicinale e sulla malattia per cui veniva prescritto.

Dovette scavare in vari posti, e per capire la terminologia con cui aveva a che fare fu costretto a mettersi in linea con un database contenente un dizionario medico. Ma infine trovò quello che stava cercando.

La lunga giornata di colloqui col personale della Doowap Advertising era finalmente conclusa. La detective Sandra Philo salì in macchina e fece ritorno al suo appartamento vuoto. Lungo la strada usò il telefono dell’auto per controllare alcune cosette. — Buonasera. Carla Wishinski? — disse, quando sentì una voce femminile.

— Sì. Chi parla? — chiese l’interlocutrice.

— Qui è l’ispettore Alexandria Philo, della Polizia Metropolitana. Vorrei farle una domanda, se non le spiace.

Carla Wishinski ebbe un tono perplesso. — Uh, sì. Ma… una domanda? Va bene. Di che si tratta?

— Lei era con Catherine Hobson il mattino del dieci novembre?

— Con Cathy? Un momento, che guardo sulla mia agenda.

— Una pausa. La musichetta di un’agenda elettronica. Poi: — Il giorno dieci? No, direi proprio di no. Perché, forse le è successo qualcosa?

Sandra rallentò a un semaforo e girò sulla Lawrence West.

— Ho detto il dieci? — disse. — Mi scusi, ho sbagliato. Intendevo il giorno quattordici.

— Non ricordo… — Ancora una musichetta elettronica. — No… oh, aspetti. Il quattordici avevo ancora la macchina in riparazione. Sì, Cathy mi ha preso su alla fermata dell’autobus e mi ha dato un passaggio fino in centro. È sempre così premurosa. Ma le è successo qualcosa?

— No, niente, niente — disse Sandra. Era una tecnica standard: prima controllare che il soggetto non mentisse di riflesso per proteggere un amico, poi passare alla vera domanda. Cathy Hobson aveva di certo un alibi valido. Tuttavia, se ad agire era stato un sicario, il fatto che al momento del delitto lei fosse altrove non significava niente.

— Vuole sapere altro? — domandò Carla Wishinski.

— No, grazie. Lei ha in progetto di andare fuori città?

— Io… uh, sì. Andrò in Spagna per una breve vacanza.

— Be’, allora faccia buon viaggio!

Il parabrezza era di nuovo incrostato di nevischio. Sandra accese il tergicristallo. Anche a lei sarebbe piaciuto cambiare clima.

Spirito, il simulacro della vita-dopo-la-morte, sondò le Reti in cerca di qualche nuovo stimolo. Tutto era così statico, così lento e immutabile. Oh, certo, lui poteva assorbire rapidamente libri e notiziari, ma le informazioni in se stesse erano passive, e in ultima analisi questo le rendeva noiose.

Spirito vagabondava anche attraverso i computer della Mirror Image. Dopo un poco trovò il banco dati coi videogiochi di Sarkar, e cercò di giocare a Scacchi, a Tetris, a Go, a Bollix, e a centinaia d’altri, ma erano ancor meno interessanti dei giochi interattivi sulle Reti. A Peter Hobson non era mai piaciuto molto svagarsi coi giochi, del resto. Lui preferiva dedicare le sue energie a cose che avevano un risultato pratico nella realtà, piuttosto che in sfide da cui non usciva niente di concreto. Spirito continuò a cercare qualcosa d’interessante, passando da un file all’altro.

E dopo un poco trovò una sub-directory di nome A-VITA. Lì dentro si stavano evolvendo dei pesciolini azzurri, del tipo ritenuto più adatto all’allevamento artificiale. Spirito guardò nascere e crescere parecchie generazioni, affascinato dal procedimento. Vita, pensò.

Vita.

Finalmente Spirito aveva trovato una cosa che lo affascinava.

Загрузка...