La strana acustica della camera afona del Charlotte cominciava a procurare un senso di nausea a Rachel. Sul monitor, lo sguardo pensieroso di William Pickering si fermò su Michael Tolland. «Lei è silenzioso, signor Tolland.»
Michael alzò gli occhi come uno studente chiamato a sorpresa. «Come?»
«Lei ha presentato un documentario molto convincente alla televisione. Che ne pensa del meteorite, a questo punto?»
«Be', devo concordare con il dottor Marlinson.» Tolland era chiaramente a disagio. «Sono convinto dell'autenticità dei fossili e del meteorite. Conosco bene le tecniche di datazione e l'età di quella pietra è stata confermata da molteplici test. Lo stesso per il contenuto di nichel. Quei dati non possono essere falsificati. Non c'è dubbio che la roccia, formatasi centonovanta milioni di anni fa, mostra un rapporto tra il nichel e gli altri componenti che non esiste in nessun'altra roccia terrestre e contiene decine di fossili la cui formazione data sempre a centonovanta milioni di anni. Non mi viene in mente altra possibile spiegazione: la NASA ha trovato un meteorite autentico.»
Pickering appariva perplesso, un'espressione che Rachel non gli aveva mai letto in volto.
«Che dobbiamo fare, signore?» gli chiese. «Di certo è importante avvertire il presidente che ci sono problemi con i dati.»
Pickering si accigliò. «Speriamo che il presidente non lo sappia già.»
Rachel sentì salire un nodo alla gola. Il sottinteso di Pickering era chiaro. "Herney potrebbe essere coinvolto." Lei ne dubitava fortemente, eppure, come la NASA, anche il presidente aveva molto da guadagnare da quella vicenda.
«Purtroppo, a eccezione del rapporto del GPR che rivela un pozzo di inserimento, tutti i dati scientifici confermano la validità della scoperta. Ma questa vostra aggressione…» Alzò gli occhi su Rachel. «Lei ha accennato ai corpi speciali.»
«Infatti.» Gli raccontò delle munizioni improvvisate e delle tattiche di assalto.
Pickering appariva di minuto in minuto sempre più desolato. Rachel sentiva che il suo capo stava calcolando quante persone potevano avere accesso a una piccola squadra militare con licenza di uccidere. Certamente il presidente, e Marjorie Tench in quanto consigliere. Forse anche Lawrence Ekstrom, il direttore della NASA, dati i suoi legami con il Pentagono. Purtroppo, nel considerare la miriade di possibilità, Rachel si rese conto che dietro quell'attacco poteva esserci qualunque politico di alto livello dotato delle giuste conoscenze.
«Potrei telefonare subito al presidente» disse Pickering «ma non la ritengo una mossa saggia, almeno finché non sappiamo chi è coinvolto. Le mie possibilità di proteggervi sono limitate, una volta tirata in ballo la Casa Bianca. Inoltre, non saprei bene che cosa dirgli. Se il meteorite è autentico, cosa di cui tutti voi siete convinti, allora non hanno senso il pozzo di inserimento e l'aggressione. Il presidente avrebbe ogni diritto di mettere in dubbio la mia affermazione.» Indugiò a calcolare le varie opzioni. «Comunque… quali che siano la verità e i giocatori, ad alcuni personaggi influenti verrà un colpo se questa informazione sarà resa pubblica. Meglio che vi portiamo in salvo prima di sollevare il polverone.»
Portarli in salvo. La frase sorprese Rachel. «Direi che siamo perfettamente al sicuro in un sottomarino nucleare.»
Pickering parve scettico. «La vostra presenza a bordo non resterà a lungo segreta. Vi porto via subito. In tutta sincerità, mi sentirò meglio quando vi avrò tutti e tre qui nel mio ufficio.»