La mattina in cui uscì l’articolo sul “Guardian” – con grande evidenza, nell’inserto domenicale – Jasper Gwyn era in Spagna, a Granada: gli era parso opportuno, nella circostanza, mettere tra sé e il mondo una certa distanza. Aveva scelto un alberghetto tanto modesto da non prevedere il telefono in camera, così quella mattina dovettero salire ad avvertirlo che c’era una chiamata per lui, sotto, all’ingresso. Lui scese in pigiama e si avvicinò malvolentieri a un vecchio telefono laccato in giallo, posato su un tavolino di vimini. Appoggiò all’orecchio la cornetta e quella che sentì era la voce di Tom Bruce Shepperd, il suo agente.
– Cos’è questa storia, Jasper?
– Quale storia?
– Le cinquantadue cose. Le ho lette stamattina, mi ha passato il giornale Lottie, ero ancora a letto. A momenti mi veniva un colpo.
– Forse avrei dovuto avvertirti.
– Non mi dirai che è una cosa seria. E una provocazione, una denuncia, cosa diavolo è?
– Niente, un articolo. Ma è tutto vero.
– In che senso?
– Voglio dire, l’ho scritto seriamente, è esattamente quello che ho deciso.
– Stai dicendomi che smetti di scrivere?
– Sì.
– Ma sei pazzo?
– Adesso devo proprio andare, sai?
– Aspetta un attimo, Jasper, dobbiamo parlarne, se non ne parli con me che sono il tuo agente…
– Non c’è niente da aggiungere, smetto di scrivere e basta.
– La sai una cosa, Jasper, mi stai ascoltando?, la sai una cosa?
– Sì, ti sto ascoltando.
– Allora ascoltami, io quella frase l’ho già sentita decine di volte, io me la son sentita dire da un numero di scrittori che tu neanche ti immagini, l’ho sentita pronunciare anche da Martin Amis, mi credi?, sarà stato una decina d’anni fa, Martin Amis mi disse quelle esatte parole, smetto di scrivere, ed è solo un esempio, ma potrei fartene una ventina, vuoi che ti faccia la lista?
– Non credo sia necessario.
– E sai una cosa? Non uno che abbia smesso davvero, non esiste di smettere.
– D’accordo, ma adesso devo proprio andare, Tom.
– Non uno.
– D’accordo.
– Bell’articolo, comunque.
– Grazie.
– Un vero sasso nello stagno.
– Non dire quella frase, ti prego.
– Cosa?
– Niente. Adesso vado.
– Ti aspetto a Londra, quando vieni?, Lottie sarebbe strafelice di vederti.
– Sto per staccare, Tom.
– -Jasper, fratellone, non fare scherzi.
– Ho staccato, Tom.
Quest’ultima frase però la disse dopo aver staccato quindi Tom Bruce Shepperd non la sentì.